
La campagna elettorale di Marradi – dove si voterà il 14 maggio per eleggere nuovo sindaco e nuovo consiglio comunale – sta scaldando i motori. Il sindaco uscente, Tommaso Triberti, ha annunciato che si ricandiderà. Ma le prossime elezioni vedranno, con ogni probabilità, non solo due candidati in lizza, come cinque anni fa, ma tre. Mentre si attendono ancora le mosse del centrodestra, a sinistra dell’attuale maggioranza che sostiene Triberti si annuncia una nuova lista. Il promotore è un partito, Sinistra Civica Ecologista, con il suo leader Rudi Frassineti, ora consigliere di opposizione ma eletto nella lista di Triberti, del quale, nella precedente amministrazione è stato vicesindaco, poi non riconfermato. Ma Frassineti cerca di aggregare un fronte più ampio e lancia così una formazione civica, a cui ha dato nome "Anima Marradi", e nella nota che spiega l’iniziativa non usa mai la parola "sinistra". "Da più parti ho ricevuto l’invito a fare un passo avanti e ho deciso di accettarlo - spiega – con l’obiettivo di collaborare con donne e uomini che desiderino costruire un progetto amministrativo nuovo e dinamico, che dia spazio alle energie, alle capacità e alle competenze dei marradesi. Un progetto capace di rispondere ai reali problemi del paese, sganciato da qualsiasi appartenenza e dipendenza partitica e politica, con valori ben chiari ma aperto a tutti coloro che credono nelle potenzialità e nella forza che questa comunità ha saputo dimostrare negli anni."
Il percorso della lista di Frassineti è stato avviato con un’iniziativa di partecipazione, quella di "Immagina Marradi": E il candidato sindaco indica le priorità: "Rimetteremo la persona al centro, partendo dai cittadini più giovani che rappresentano il futuro di Marradi per dare poi risposta ai molti bisogni espressi da chi ci vive: la sanità, i servizi alla persona, la linea ferroviaria Faentina. Il lavoro è il secondo pilastro di questo progetto, poiché senza lavoro non c’è futuro ed è necessario costruire politiche attive, sostenendo chi vorrà investire a Marradi e consolidando le imprese già esistenti. Appare poi necessario dare spazio alle tante nuove professionalità, creando condizioni e infrastrutture adeguate. Marradi non ha più bisogno di scatole vuote. ma di contenuti tangibili e in grado di dare risposte".
Paolo Guidotti