Rubati alla Badia, ritrovati a Genova

Prima le indagini dei carabinieri in Liguria e Piemonte, poi la richiesta alla parrocchia di provarne la proprietà

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di Paolo Guidotti

Mancavano da venti anni quei due dipinti, di forma ottagonale, che erano collocati nella Badia di Santa Maria a Vigesimo, a Barberino di Mugello. Nella primavera del 2000 furono trafugati e se ne persero le traccie. La coppia di dipinti, due tele alte 115 cm e larghe 85 cm, raffiguranti "San Giovanni Battista" e "Santa Caterina", realizzati da un autore anonimo settecentesco, è stata recuperata dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Genova grazie alle attività di monitoraggio delle vendite online di beni culturali, in particolare del catalogo di una Casa d’aste genovese.

I controlli effettuati dai carabinieri sulla "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" gestita dal Comando Tutela patrimonio culturale, la più grande banca dati di settore esistente al mondo per quantità di immagini e dati informatizzati, hanno confermato, già nel 2019, che le due opere d’arte trovate in vendita nel catalogo della Casa d’aste sembravano proprio quelle rubate dalla Badia di Santa Maria a Vigesimo. Sono iniziate così le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova. E si è identificato un uomo residente in provincia di Torino, che aveva dato mandato alla Casa d’aste di vendere i due quadri. Si era poi appurato che l’uomo, nel 2002, aveva acquistato legittimamente le opere da un antiquario torinese, deceduto nel 2009, il quale le aveva in precedenza poste in vendita attraverso una Casa d’aste del capoluogo piemontese. Non è stato tutto semplice. Per procedere al provvedimento di dissequestro, e di restituzione delle due opere all’Arcidiocesi di Firenze, sono state richieste prove e testimonianze alla parrocchia di Barberino che dimostrassero l’effettivo possesso presso la Badia: "Abbiamo coinvolto la popolazione dicendolo anche dall’altare – racconta il pievano don Stefano Ulivi – cercando foto e testimonianze. Le abbiamo trovate". Così ora tutto si è sbloccato e presto le opere torneranno.

Resta un problema: al momento la Badia di Vigesimo è inagibile a causa del terremoto del dicembre 2019, e don Ulivi dovrà trovare un altro luogo dove sistemare i due dipinti rubati e ora ritrovati. E’ probabile che i lavori di consolidamento dell’edificio siano ancora lontani da essere realizzati. "Sono arrivati dei fondi – spiega il parroco –, ma non bastano per la sistemazione di tutte le chiese: ci sono interventi da fare in San Silvestro, c’è da intervenire sull’Oratorio della Misericordia, ancora inagibile, così come sulla Badia. Presto ci incontreremo come consiglio parrocchiale per decidere insieme il da farsi".

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