Il 'ristoratore ribelle' rompe i sigilli e apre il locale. Scatta anche la denuncia

Oltre alla sanzione amministrativa anche quella penale per Momi El Hawi del ristorante Tito

Momi El Hawi, promotore di #ioapro1501

Momi El Hawi, promotore di #ioapro1501

Firenze, 18 aprile 2021 - Il leader del movimento nazionale anti-chiusure Covid 'Ioapro', Momi El Hawi, per la seconda sera consecutiva ha riaperto ieri il suo locale 'Tito' in via Baracca , a Firenze, e ha subìto così un altro controllo della polizia.

Multati con la sanzione anti-Covid i 37 avventori trovati all'interno e denunciato lui stesso. La polizia è intervenuta verso le 20. La denuncia stavolta è scattata perché El Hawi per esercitare la sua attività di ristoratore ha dovuto rompere i sigilli posti dalle autorità di polizia alla pizzeria dopo un precedente controllo venerdì scorso, quando furono 38 i clienti trovati a cenare dentro il locale e tutti furono multati di 400 euro a testa.

Per questa prima violazione il locale avrebbe dovuto rispettare la chiusura di cinque giorni (anche per l'asporto) ma la rimozione dei sigilli verificata dai poliziotti sabato sera adesso fa riazzerare la sanzione accessoria decisa alla questura. Quindi 'Titò dovrà stare chiuso altri cinque giorni da oggi.

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