
di Nicola Di Renzone
Alcune ragazze che si spintonano, si tirano i capelli e si aggrediscono a vicenda. Il tutto mentre molti altri studenti si limitano a guardare senza intervenire. Anzi filmando tutto. E’ purtroppo diventato velocemente virale, dopo essere stato caricato e diffuso in una nota chat di Telegram, il video di una lite tra cinque ragazze negli spazi esterni della scuola superiore Chino Chini di Borgo San Lorenzo; nel quale si vedono appunto le studentesse (molto giovani, frequentanti i primi anni dell’istituto) che si spintonano e si prendono ripetutamente per i capelli, mentre molti altri studenti - svariate decine – stanno fermi a guardare. E qualcuno riprende tutto, esattamente come avvenuto al Calamandrei di Sesto pochi giorni quando un professore è stato minacciato da uno studente e qualcuno ha postato il video.
I fatti risalgono ai giorni scorsi, come conferma ill dirigente della scuola mugellana, Gian Lodovico Miari. Il brutto episodio sarebbe andato in scena durante la ricreazione di martedì. Secondo il dirigente scolastico, non si tratterebbe per fortuna di una sorta di aggressione premeditata; ma di un ‘chiarimento’ tra le cinque ragazze; poi degenerato nelle brutte scene che, prima di essere diffuse a livello nazionale, sembrano aver girato sui cellulari di vari studenti. Secondo quanto si apprende da indiscrezioni e secondo quanto la scuola avrebbe ricostruito dalle prime testimonianze, pare infatti che tra le ragazze coinvolte vi fossero stati dei precedenti motivi di ‘ruggine’ e di rancore per episodi pregressi. E che, proprio a ricreazione, si fossero date appuntamento per il chiarimento; poi come detto degenerato. "Fortunatamente - spiega il preside del Chino Chini, professor Gian Lodovico Miari - le ragazze si sono rese conto della situazione e già questa mattina (ieri per chi legge ndr) quattro su cinque di loro, perché una era assente perché indisposta, si sono presentate nel mio ufficio dando la sensazione di aver già appianato tutto".
Intanto, comunque, sarebbe partito l’iter per valutare eventuali provvedimenti; e nei prossimi giorni si terranno i consigli di classe che si dovranno esprimere in merito. Anche se, spiega ancora il dirigente scolastico, l’auspicio è che tali provvedimenti non siano solo di tipo repressivo; ma che servano invece a stimolare una riflessione ed abbiano un aspetto educativo. Oltre al brutto episodio delle ragazze che si spintonano e si picchiano, vi sono altri due aspetti da non sottovalutare. Quello dei molti altri ragazzi che, come si vede chiaramente nel video, si sono limitati ad assistere senza intervenire, dividerle o chiamare qualche professore. E quello relativo alle riprese fatte con il telefonino e diffuse sulla chat Telegram; quando, lo ricordiamo, a scuola i cellulari neanche si potrebbero usare.
Secondo quanto spiega il preside, sul video sarebbero in corso accertamenti anche da parte delle autorità, che lo avrebbero contattato per chiedere delucidazioni in merito. Difficile dire se sarà possibile risalire al cellulare che ha registrato tutto o al primo account che ha effettuato la condivisione sulla chat Telegram, data l’iniziale diffusione del video e gli standard di sicurezza della nota applicazione di messaggistica. Il preside sottolinea però ancora i rischi insiti nel postare da parte dei ragazzi, in maniera a volte inconsapevole, video di questo genere. Magari credendo, un po’ ingenuamente, che le immagini possano rimanere ristrette all’ambito delle proprie conoscenze e ritrovandole poi invece diffuse a livello nazionale.