Ripartenza ancora lenta I consumi sono in frenata

I dati della Camera di Commercio, 30% in meno per abbigliamento e alberg Bassilichi: "L’indice del Pil non fotografa lo stato di salute dell’economia"

L’inflazione, la super bolletta energetica e l’emergenza sanitaria pesano a partire dagli ultimi mesi dell’anno scorso, ma anche a gennaio. I numeri del Pil dell’area metropolitana fiorentina nel 2021, in linea con il dato nazionale (+6,5% l’anno scorso, +4% quest’anno), ridimensionano infatti le stime precedenti. Colpa della pandemia e dell’impennata dei prezzi. Ma il Pil, da solo, non fotografa più la situazione reale, caratterizzata come non mai da situazioni molto differenziate tra settori e tipologie di aziende. Tra le imprese, purtroppo, c’è ancora molta sofferenza. Gli effetti psicologici della pandemia e delle restrizioni, e il tasso d’inflazione che ha toccato il 4% impattano sulle scelte delle persone e quindi sui consumi.

Il monitoraggio che la Camera di commercio di Firenze ha attivato con Axepta sui pagamenti con moneta digitale fotografa la frenata dei consumi a partire da dicembre: -10% a dicembre 2021 rispetto al 2019, una frenata confermata dai numeri del settore, che confermano un -10,5% a dicembre (sempre sul 2019) per i consumi discrezionali con -30,7% per l’abbigliamento, -30,2% per gli alberghi e -8% per ristoranti e bar. Un rallentamento causato anche dall’aumento del prezzo delle materie prime con la conseguente risalita dell’inflazione, il balzo del costo dell’energia e la scarsità dei rifornimenti. Le stime economiche per i prossimi mesi sono da rivedere alla luce del nuovo contesto: molte imprese lavorano con margini ridotti a zero, se non addirittura in rimessa, e rischiano la chiusura.

La flessione dei consumi rispetto al 2019 secondo Axepta ha riguardato soprattutto le attività turistiche (-36,8%) e le librerie (-39,7%). Male intrattenimento (-16,7%), palestre (-16,5%), negozi d’elettronica (-10,8%) e ristoranti (-8,3%). In calo anche i supermercati (-4,3%), sempre nelle prime tre settimane di dicembre 2021 rispetto al 2019. E gennaio 2022 è andato addirittura peggio. Anche se il Pil continua a crescere e quest’anno dovrebbe sfiorare il +4% rispetto al 2021. "L’indice del Pil non fotografa più lo stato di salute dell’economia. Le aziende, anche quelle che lavorano, sono ormai senza margini per colpa dei rincari delle materie prime e in particolare dell’energia" sostiene il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi (nella foto in alto). In questa ottica, la Camera di commercio ha deciso un nuovo stanziamento di 1,6 milioni per aiutare le imprese sul fronte della digitalizzazione, dello sviluppo internazionale e della sicurezza dei luoghi di lavoro. I relativi bandi, per accedere ai contributi a fondo perduto, saranno varati a partire da metà febbraio.

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