
Su posto intervennero i mezzi del 118 e la polizia municipale, venne trasportato al Meyer
Stava giocando con gli amici a calcio in piazza Ubaldino Peruzzi, all’Antella. Dopo un tiro troppo forte, il pallone finì tra due auto, al di là di via Montisoni. Sono le circa 20 di una giornata di fine agosto e il ragazzino, 9 anni all’epoca dei fatti, dopo aver attraversato e recuperare la sfera nel riattraversare la carreggiata sulle strisce pedonali fu stato travolto da una Fiat Panda. Lo schianto scaraventò il minore a terra sulla corsia di marcia opposta a pochi passi dalla siepe di piazza Peruzzi.
Scattò subito l’allarme: sul posto i mezzi del 118 e la polizia municipale, il ragazzo fu portato di urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Meyer. Trauma multiplo, frattura del femore sinistro e un calvario tra visite e operazioni chirurgiche che hanno oppresso lui e i suoi genitori. A questo si sono poi aggiunti "dolori e un lieve accorciamento muscolare della coscia", oltre a sedute di "psicoterapia per circa un anno" e la "diagnosi di disturbo da stress post-traumatico".
A quasi cinque anni da quei fatti, ieri la seconda sezione civile del tribunale di Firenze ha condannato in solido il proprietario e il conducente dell’auto a corrispondere ai genitori del ragazzino investito oltre 22mila euro di risarcimento, più le spese di lite di oltre 5mila euro.
Tanti i testimoni che hanno assistito alla vicenda e che sono stati sentiti in aula. E tante anche le versioni riportate davanti al giudice Micaela Picone. Alla fine, si legge nella sentenza, ne consegue che il conducente "non ha visto il bambino davanti a lui, e non ha preso precauzioni, o ha visto tutto quello che lo stesso faceva (come appare quasi certo) e ha detto il falso". Inoltre, l’uomo che era alla guida "nonostante avesse visto una palla rimbalzare contro il muro alla destra della corsia da lui percorsa" e nonostante "avesse intravisto il bambino con il pallone tra le braccia che stava per attraversare la strada, poco fuori dalle strisce pedonali, non ha adottato alcuna precauzione e non ha nemmeno rallentato".
Pie.Meca.