Pedofilia, film di bimbi inconsapevoli in spiaggia: nei guai studenti e pensionati / VIDEO

L'inchiesta parte da Firenze: qui un uomo di 48 anni sarebbe stato il "regista" della rete

La conferenza stampa della Polizia Postale (Gianluca Moggi / New Press Photo)

La conferenza stampa della Polizia Postale (Gianluca Moggi / New Press Photo)

Firenze, 6 luglio 2018 - Bambini inconsapevoli filmati su spiagge nudiste della Toscana. Uno studente, diversi pensionati e un aspirante diacono nei guai. E il presunto "regista" della rete di filmati e foto, un fiorentino, arrestato. Questo il bilancio di una operazione della polizia postale contro la pedofilia. Un'inchiesta che è partita a Firenze ma che si è estesa poi in tutta Italia e all'estero.

L'uomo arrestato, 48 anni, aveva numerosi profili falsi su Facebook e aveva contatti con tutti gli indagati, che sono dodici, mentre gli arresti sono complessivamente due. Nove gli stranieri che si aggiungono ai 14 italiani: 

Si tratterebbe di residenti in Tunisia, Egitto, Marocco, Panama, Iraq, Portogallo, Guatemala e Filippine. Le perquisizioni eseguite dalla Polizia postale nei confronti degli indagati italiani, di Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Umbria, Sicilia e Toscana, hanno portato al sequestro di circa 100 supporti informatici (pc, tablet, smartphone, hard disk, schede di memoria), che hanno permesso di acquisire migliaia di immagini e filmati illeciti. Le indagini sono partite da una segnalazione del National Center for Missing Exploited Children, una ong statunitense che si occupa di abusi su minori.

I filmati girati sulle spiagge nudiste sono stati trovati nei supporti informatici nella disponibilità del fiorentino arrestato, 

Attraverso una complessa e preliminare attività specialistica, gli investigatori del compartimento di Firenze sono riusciti a dare un nome a chi si nascondeva dietro gli id di Facebook e i protocolli Internet: pensionati, disoccupati, uno studente, un agente di attività finanziaria, un dipendente di un'azienda ospedaliera, un dipendente di un bar, un detenuto (in carcere per reati della stessa indole) e persino un aspirante diacono (non in regione Toscana - con ordinazione che sarebbe intervenuta di lì a pochi giorni), oltre a tre vittime tra i 13 e i 17 anni. La maggior parte dell'attività di scambio e adescamento si sarebbe svolta su Facebook. 

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