Firenze, 27 gennaio 2023 - "Speriamo che il pm, che l'ultima volta ha perso le staffe, abbia recuperato un po' di tranquillità. Speriamo che il Natale gli abbia fatto bene. Nel merito noi abbiamo ragione e quindi aspettiamo che questa ragione venga sancita dal tribunale. Arriverà, basta non aver fretta". Lo ha detto l'ex premier, ora leader di Iv, Matteo Renzi, prima di entrare in tribunale a Firenze dove stamani, 27 gennaio, è presente alla prosecuzione dell'udienza preliminare sull'inchiesta Open dove figura tra gli imputati. Renzi è arrivato da solo poi si è messo a fianco del difensore, avvocato Federico Bagattini.
"Un augurio di buon lavoro al vicepresidente Fabio Pinelli, era qua nell'ultima udienza nel collegio difensivo di Alberto Bianchi. È un bravissimo avvocato. Adesso è vicepresidente del Csm, una delle più alte cariche dello Stato e noi gli facciamo tanti auguri", ha aggiunto il senatore prima di entrare in aula. Renzi è tra gli imputati per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio. La procura lo ritiene direttore di fatto della ex fondazione, ed è accusato di finanziamento illecito ai partiti in concorso con l'ex presidente di Open, l'avvocato Alberto Bianchi, e i componenti del cda. Insieme a loro, sono imputate altre 10 persone, a vario titolo, tra cui i parlamentari Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Marco Carrai.
"Come ha detto il presidente Mattarella la garanzia di autonomia e indipendenza della magistratura è fondamentale perché è un pezzo su cui si si fondano il Paese e le sue istituzioni. Serve riuscire ad avere un organo di autogoverno della magistratura forte e autorevole, non come l'ultimo che è stato imbarazzante. Ci vuole un organo di autogoverno dove se un magistrato sbaglia, paga", ha detto Renzi. Avvicinato dai cronisti Renzi ha aggiunto: "È un passaggio molto importante perché sapere che c'è un luogo dove chi sbaglia paga vale per tutti, per i giornalisti, per gli avvocati, per i politici, ma deve valere anche per i magistrati".