Rari Nantes e le accuse di abusi. Assoluzione confermata a Pieri: "La giustizia ha trionfato"

La decisione della Corte d’appello dopo il ricorso della procura alla sentenza del 2020. Lo storico presidente: "La nostra sede doveva essere abbattuta, vittoria per la città di Firenze".

Rari Nantes e le accuse di abusi. Assoluzione confermata a Pieri: "La giustizia ha trionfato"

Rari Nantes e le accuse di abusi. Assoluzione confermata a Pieri: "La giustizia ha trionfato"

di Pietro Mecarozzi

La Corte d’appello di Firenze ha confermato l’assoluzione per Andrea Pieri, storico presidente della Rari Nantes, dai reati di occupazione abusiva delle sponde dell’Arno e di pericolo d’inondazione legato alla presenza della piscina-palafitta e di altre strutture situate lungo il fiume e nell’impianto sportivo. Assolto anche il titolare della società che gestiva il bar.

Si conclude così, quindi, l’odissea giudiziaria che ha coinvolto la blasonata società di pallanuoto fiorentina per più di dieci anni. Era il 2013 quando il pubblico ministero Luigi Bocciolini, primo titolare del fascicolo, sostenne la tesi che i manufatti della società sportiva, sorti su un terreno in parte di proprietà del Comune di Firenze, in parte del Demanio, non erano più in possesso della concessione del Demanio stesso. Dopo ricorsi, interventi e un ping-pong di responsabilità, nel settembre del 2020 è arrivata l’assoluzione, ottenuta dagli avvocati Nicola Muncibì e Sergio Cecchi. Ma la procura fece ricorso. Ad essere contestato era l’impianto assolutorio per il reato di occupazione abusiva.

Ieri, però, è arrivata la conferma dell’assoluzione, e il presidente Pieri ha voluto essere presente alla lettura del dispositivo, nell’aula 32 del palazzo di giustizia.

"Dopo dodici anni, la giustizia ha trionfato", ha commentato. La Rari Nantes "doveva essere distrutta e abbattuta – ha continuato Pieri –, ma oggi è invece un società di successo, e si appresta a portare molti atleti alle Olimpiadi di Parigi. Grazie quindi a chi mi è stato vicino per tutto questo periodo". Soddisfazione anche per l’avvocato Muncibì, che spiega: "È una vittoria per la città di Firenze".