Qui Praga Turisti in viola Sedici ultrà negli scontri

Le maglie di Batistuta e Jovic in piazza San Venceslao come amuleti. In centro anche Commisso. La grande attesa guastata da un assalto al pub .

Qui Praga Turisti in viola  Sedici ultrà negli scontri

Qui Praga Turisti in viola Sedici ultrà negli scontri

di Roberto Davide Papini

inviato a PRAGA

L’attesa festosa in quel di Praga si guasta dai video che cominciano a girare vorticosamente nelle chat. Ci sono stati scontri tra gruppi di ultrà viola e inglesi, presso un pub, e sedici supporter finiscono in stato di fermo. Due sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale.

Resta l’unico neo di una maxi trasferta che ha visto un incredibile numero di tifosi della Fiorentina seguire la squadra in questo suo appuntamento con la storia.

All’ora di pranzo un brivido percorre la schiena di tutti i tifosi, soprattutto di quelli meno tecnologici: arriva dalla Uefa l’indicazione di attivare il Bluetooth e la posizione sul proprio cellulare per entrare allo stadio. Siamo ancora nelle ore in cui tutti, viola e inglesi, possono sperare, sognare, fantasticare. Se la giornata della vigilia era stata numericamente dominata dai supporter del West Ham, nel giorno della partita i tifosi viola si sono radunati numerosi nelle piazze e nelle vie di Praga mescolandosi (tutto sommato in modo pacifico, ad eccezione del tafferuglio) con i tifosi britannici: da piazza della Città Vecchia (quella del famoso orologio astronomico) a piazza San Venceslao e alle vie intorno, le magliette di Jovic si alternano a quelle di Batistuta, cuori viola giovani e più attempati, uomini e donne, hanno risposto all’invasione britannica. Tutte e due le tifoserie si dicono convinte del successo finale. "Questa coppa la portiamo a casa" ci dicono in tanti, tra i sostenitori gigliati. "Vinciamo noi!" replicano gli inglesi. La giornata scorre da turisti un po’ particolari, tra una birra e i souvenir da comprare, l’acquisto della tradizionale sciarpa con entrambi i colori delle squadre e i cori da stadio.

Il centro di Praga, affascinante e ricco di scorci splendidi, attira anche il presidente viola Rocco Commisso che si concede una passeggiata con la moglie Catherine. Inutile dire che viene fermato quasi ogni metro da tifosi che lo incitano, gli chiedono un autografo o un selfie e lui si concede volentieri per sentire ancora un volta l’affetto del popolo viola.

Oltre a chi ha scelto di avvicinarsi alla partita facendo il turista, altri hanno approfittato della struttura della “fan zone”, l’area di giochi, ristoro e musica per intrattenere i tifosi prima della gara. Un’area importante anche durante la gara perché destinata a ospitare i circa 3mila tifosi viola senza biglietto.

Intanto, il cielo grigio del mattino (con qualche goccia di pioggia) lascia il posto a un pallido sole. Ognuna delle due tifoserie vede questo come un segno propizio. Ma lo sarà solo per una squadra e una tifoseria. Superato il complesso ingresso allo stadio tra app, codici da attivare e Bluetooth, l’attesa prosegue all’interno. Poi il verdetto definitivo, alla fine l’unica cosa che nella giornata di oggi (e per anni a venire) conti davvero.

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