Qui ’Miche’ Idea bocciata La storia non si tocca "Sono due mondi opposti Come Fiorentina e Juve"

I ragazzi in coro: "Pensare di fare con l’Alberti e il Dante è impensabile". Nessuna antipatia, solo grande rivalità: "Ogni scuola ha il suo percorso"

Migration

di Iacopo Nathan

"Unire Michelangiolo e Galileo vorrebbe dire sancire la morte dei licei classici a Firenze". Suona la campanella, si apre la grande porta vetri e iniziano ad uscire gli studenti del ’Miche’ in via della Colonna. Sembra una mattinata normale, tra chi parla di interrogazioni e delle temutissime versioni di greco, ma c’è un altro tema a tener banco. Si tratta della possibile fusione del Michelangiolo con il Galileo, l’altro storico classico della città, che non va a genio agli studenti. "Non funziona così – spiega Lorenzo, studente al terzo anno -, stanno pianificando una cosa sbagliata e invasiva senza tenere minimante in considerazione gli studenti. Speriamo che presto ci siano dei chiarimenti...". "Non si possono unire due realtà da sempre rivali – dice Vittoria -. ’Miche’ e Galileo sono due poli opposti di Firenze, due licei da sempre contrapposti: vederle insieme sembra impossibile. Sono i due classici più importanti, e c’è sempre stata competizione tra gli studenti, è impossibile vederli insieme".

"Unire Miche e Gali è come provare a mettere insieme Fiorentina e Juventus – spiega Marco, di quarta -. Rivali da sempre, con alti e bassi, ma due situazioni da sempre distanti e che devono rimanere tali. Non possono pensare di farlo senza consultare gli studenti, e nessuno, sia qui che là, accetterebbe mai una fusione simile". "Con questa idea si rischia di far perdere a due scuole storiche quella che è stata da sempre la loro forza – aggiunge Viola -, ovvero il senso di appartenenza che gli studenti hanno sempre avuto. Si tratta di due pilastri della città, e pensare di vederli insieme come è successo per esempio per il Dante con l’Alberti è veramente difficile".

Gli iscritti per il 20232024, intanto, sono 125 con la scadenza a oggi, numero simile a quello dell’anno in corso. "C’è stato un calo demografico – spiega Rita Gaeta, dirigente scolastico -, il fatto che il numero di studenti si stia contraendo è una semplice reazione. Naturalmente il procedimento di accorpamento, o presunto tale, non dipende certo dalle scuole o dai dirigenti scolastici. L’iter è certamente ancora lungo, dipenderà da tanti fattori".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro