Quel dolore dice: "Soffri di gotta"

L’alluce gonfio che fa un male insopportabile "Troppa carne nella dieta e troppi alcolici"

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Stefano

Grifoni

Andrea non riusciva a prendere sonno. Aveva un forte dolore al piede destro iniziato prima di cena e ora diventato insopportabile. Appena entrato sotto le coperte però il dolore si era molto accentuato. Si alzò e si mise a sedere, le gambe fuori dal letto. Guardò il piede e si accorse che l’alluce era rosso e gonfio. Il dolore si stava propagando verso la caviglia. Pensò che mai aveva avuto un dolore così violento nemmeno quando si era fratturato lo stesso dito giocando a calcio. Notò che il movimento e la palpazione del punto infiammato facevano aumentare il dolore. Mentre cercava di trovare una posizione che potesse ridurre il dolore, Andrea scorrevano tutta una serie di immagini. Quando si fratturò il piede andò a trovarlo una donna che sembrava sua zia e che voleva aiutarlo a dominare il dolore. Ebbe l’impressione che quella stessa donna fosse tornata a trovarlo. La donna lo guardò e gli disse: Penso che tu possa immaginare da dove vengo.

No, rispose Andrea, non lo so e nemmeno mi importa saperlo. Vorrei solo che tu mi aiutassi a far sparire questo dolore perché non lo sopporto più.

La donna rispose: Andrea sono la tua malattia e vengo dalla tua mente: soffri di gotta, da quando non ti controlli più nel bere e nel mangiare gli acidi urici nel sangue sono molto aumentati.

Mai sofferto di acidi urici, disse Andrea. Lo vengo a sapere ora. Ho capito. Tu sei la strega che parla di malattie alle persone. No! Cerco solo di aiutare le persone a capire i loro sbagli e a correggere i loro stili di vita. In questi ultimi mesi ti sei messo a bere e a mangiare in maniera disordinata perché la tua vita affettiva non va e io so perché, lei non ti vuole più.

Sono io che non voglio più stare con lei, non voglio più incontrarla, disse Andrea. Tutta la nostra vita, quella mia e della mia compagna, era basata sull’illusione dell’amore. Poi le cose sono cambiate e ho cominciato a bere birra e a mangiare... forse per solitudine, lei è sempre fuori. Capisco ma tu non puoi continuare cosi. La gotta di cui soffri porta con sé altre malattie: di cuore, ipertensione e diabete.

Capisco ma ora ho un forte dolore al dito del piede.

Nella gotta i cristalli di acido urico si accumulano nelle articolazioni e questo accumulo provoca il dolore. Proprio stasera che avevo deciso di aspettare mia moglie per chiarire la nostra situazione sentimentale. Pensavo che avrei trovato il coraggio di parlarle e di dirle tutto quello che mi logora in fondo all’animo e invece… con questo dolore non riesco nemmeno a ragionare. Il dolore lo puoi attenuare con i farmaci e ti passerà, replicò la malattia. Devi smettere di mangiare carne e di bere vino, birra e liquori.

Certo il dolore lo sento io e non tu cara signora. Non posso nemmeno alzarmi e appoggiare il piede per terra. Non posso camminare.

Devi curarti, prendere un antinfiammatorio e cambiare la dieta, disse la malattia.

Forse questa è la punizione per i miei peccati?, chiese Andrea.

Tutti ci consideriamo grandi peccatori, gli replicò la malattia. Non so di quali peccati tu parli forse quelli del palato perché altri non mi sembra di averli.

Sai che non è vero. Hai sempre avuto fama di grande seduttore. Tu pensi di distrarmi ma il dolore al dito del piede aumenta e sono disperato, disse Andrea.

Un tempo codesta malattia era considerata prerogativa dei ceti sociali più ricchi.

... E ora viene a colpire una persona semplice come me.

Andrea, la malattia non fa distinzioni. Sulla tua condizione influisce sicuramente anche la tua mente piena di obblighi e di sensi di colpa che dovrai chiarire per stare meglio.

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