GABRIELE MANFRIN
Cronaca

Quei lampi di genio al buio. C’è anche il ’cane drone’ alla notte dei ricercatori

Dopodomani, venerdì, piazza Santissima Annunziata sarà la casa della scienza. Una trentina gli stand dove i centri specializzati presenteranno i loro progetti.

Un cane drone, un dispositivo che cattura l’odore del vino prima che svanisca o un test scientifico che ci dica quale sia il nostro approccio al bello. Non siamo sul set di un film fantascientifico, ma alla nuova edizione della notte delle ricercatrici e dei ricercatori.

Esposizioni, laboratori e esperimenti, con un’attenzione anche ai più piccoli, il 29 settembre Piazza Santissima Annunziata sarà la casa della scienza. Saranno ben 28 gli stand dove i centri di ricerca presenteranno i loro i progetti e i ricercatori dell’università di Firenze si racconteranno. Un grande evento che si svolge in contemporanea in tutta Europa e che ospiterà figure di spicco del mondo accademico.

"Bright night" si chiama e ci sarà anche qualche chicca per i curiosi, come la vettura monoposto Formula student, costruita dagli studenti o il già citato cane drone. Dalle 17, undici ricercatori presenteranno i loro risultati in modo creativo e il pubblico dovrà votare il migliore. Lo scopo della serata infatti è quello di promuovere l’incontro con la scienza, e con chi la vive, ma usando anche un approccio inclusivo. E a tal proposito ci sarà un padiglione interamente dedicato ai ragazzi, pieno di interazioni e momenti di scoperta. Mentre i bambini sotto i 10 anni potranno partecipare a una caccia al tesoro. Presenti anche gli stand di due eccellenze del territorio, il Cnr e l’Osservatorio astrofisico di Arcetri, partrner dell’iniziativa.

Ci sarà anche qualche pre evento, da oggi partiranno le passeggiate a tema, tra architettura, arte, botanica e astronomia. Sarà il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, a concludere la seratà del 29 con lo spettacolo "I confini non esistono", un dialogo con Edoardo Caccia sulle migrazioni e la botanica urbana. Sul punto anche la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, che ha ricordato quanto sia importante la ricerca per la società:

"Santissima Annunziata si animerà con una serie di chioschi e percorsi – dice – i nostri ricercatori avranno modo di far conoscere le proprie ricerche e far vedere cosa vuol dire questo lavoro". "Lo spettacolo di Mancuso si inserisce nel discorso del surriscaldamento globale. Un tema anche affrontato negli stand" conclude.

E infatti il cambiamento climatico è studiato anche dalla ricercatrice Federica Badino, che partendo da pollini antichi studia le modifiche negli ecosistemi.

L’evento si concluderà sabato con un’intera giornata dedicata ai musei.