Un cane drone, un dispositivo che cattura l’odore del vino prima che svanisca o un test scientifico che ci dica quale sia il nostro approccio al bello. Non siamo sul set di un film fantascientifico, ma alla nuova edizione della notte delle ricercatrici e dei ricercatori.
Esposizioni, laboratori e esperimenti, con un’attenzione anche ai più piccoli, il 29 settembre Piazza Santissima Annunziata sarà la casa della scienza. Saranno ben 28 gli stand dove i centri di ricerca presenteranno i loro i progetti e i ricercatori dell’università di Firenze si racconteranno. Un grande evento che si svolge in contemporanea in tutta Europa e che ospiterà figure di spicco del mondo accademico.
"Bright night" si chiama e ci sarà anche qualche chicca per i curiosi, come la vettura monoposto Formula student, costruita dagli studenti o il già citato cane drone. Dalle 17, undici ricercatori presenteranno i loro risultati in modo creativo e il pubblico dovrà votare il migliore. Lo scopo della serata infatti è quello di promuovere l’incontro con la scienza, e con chi la vive, ma usando anche un approccio inclusivo. E a tal proposito ci sarà un padiglione interamente dedicato ai ragazzi, pieno di interazioni e momenti di scoperta. Mentre i bambini sotto i 10 anni potranno partecipare a una caccia al tesoro. Presenti anche gli stand di due eccellenze del territorio, il Cnr e l’Osservatorio astrofisico di Arcetri, partrner dell’iniziativa.
Ci sarà anche qualche pre evento, da oggi partiranno le passeggiate a tema, tra architettura, arte, botanica e astronomia. Sarà il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, a concludere la seratà del 29 con lo spettacolo "I confini non esistono", un dialogo con Edoardo Caccia sulle migrazioni e la botanica urbana. Sul punto anche la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, che ha ricordato quanto sia importante la ricerca per la società:
"Santissima Annunziata si animerà con una serie di chioschi e percorsi – dice – i nostri ricercatori avranno modo di far conoscere le proprie ricerche e far vedere cosa vuol dire questo lavoro". "Lo spettacolo di Mancuso si inserisce nel discorso del surriscaldamento globale. Un tema anche affrontato negli stand" conclude.
E infatti il cambiamento climatico è studiato anche dalla ricercatrice Federica Badino, che partendo da pollini antichi studia le modifiche negli ecosistemi.
L’evento si concluderà sabato con un’intera giornata dedicata ai musei.