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Prove di comunità energetiche. La città sogna il parco fotovoltaico

Il Comune sta cercando nuovi spazi di aggregazione. Intanto Arval ha inaugurato. un impianto di energia solare.

Prove di comunità energetiche. La città sogna il parco fotovoltaico

Costo dell’energia e comunità energetiche, Scandicci si attrezza. La città è da diverso tempo al lavoro per costituire la prima comunità di condivisione dell’energia. L’obiettivo è abbattere le spese della bolletta, diventate spesso la prima voce di costo per le aziende pellettiere che sono in prevalenza energivore a causa dei macchinari. A un primo appello lanciato dalle categorie, ha risposto la Regione, attraverso l’assessore all’ambiente Monia Monni. Nel piano regionale per la transizione economica, sono favorite e incentivate le comunità energetiche fin dalla loro costituzione.

Secondo le istituzioni le comunità dovrebbero essere una risposta efficace, immediata e accessibile al problema. Ma quale è la situazione a Scandicci? L’assessore all’ambiente Lombardini sta lavorando alle possibili aggregazioni, visto che diversi mesi fa fu proprio il sindaco Fallani ad aprire una via annunciando che avrebbe messo a disposizione 2500metri quadri di superficie, ossia i tetti degli edifici comunali per il fotovoltaico.

Un primo nucleo di comunità energetica anche per fare azione di solidarietà nei confronti di chi non ha possibilità di sobbarcarsi i costi della bolletta. Piano piano stanno nascendo altri possibili punti di aggregazione. Perché Scandicci a questo punto ha anche il primato del più grande impianto aziendale di energia solare, che è quello recentemente inaugurato da Arval in via delle Sette Regole: una potenza di 171,36 kWp permetterà di produrre 185.000 kWh di energia all’anno da fonti 100% rinnovabili, risparmiando così 98 tonnellate di CO2.