Protesta "Aumentano i dehor, e noi chiudiamo"

Negozianti denunciano un calo di vendite per la rigida ztl. Inoltre artigiani appiedati e corrieri costretti a entrare retromarcia

"Non riusciamo più a lavorare, riconsegneremo le chiavi delle nostre attività in Comune". Sono arrabbiati i commercianti di Borgo (via Roma e via Giuliotti) a Greve in Chianti. Protestano, insieme ai residenti. "Ci costringono ad andare via, non ci fanno vivere". E contestano le scelte dell’amministrazione in materia di viabilità. "Qui non c’è più un parcheggio. Non è più possibile neppure la fermata. E questo ci impedisce di lavorare, perché i nostri clienti scelgono di andare altrove. Anche chi abita qui non ha un posto dove parcheggiare. All’inizio neppure volevano dare ai residenti il permesso per entrare nella ztl. Poi ci hanno ripensato".

In Borgo, commercianti e residenti commentano la situazione mentre passano alcuni turisti, che quest’anno ad agosto non sono stati poi neppure così tanti. Borgo è un piccolo centro commerciale, c’è il macellaio, c’è il fioraio, il fruttivendolo, l‘ottico e il negozio di elettrodomestici, oltre a tanti altri.

Ma non ci sono i parcheggi. "Le scelte vanno tutte in un’unica direzione, quella di favorire la ristorazione. Greve diventerà il mangimificio del Chianti e i residenti andranno a fare la spesa a San Casciano", tuonano. Nel mirino ci sono i dehor, ci sono le installazioni d’arte, ci sono le scelte che non favoriscono il commercio in Borgo.

"I dehor spuntano e tolgono parcheggi. Chi li mette, ovviamente, ha i permessi, paga: il problema non sono loro, ma la mancanza di programmazione, di un piano, di una visione del paese. Non si può favorire una sola categoria. Greve ha le proprie peculiarità che non sono quelle di Firenze o di San Gimignano". Per questo, dicono, "siamo disposti anche a pagare un professionista che faccia un’analisi seria delle necessità del commercio".

Tra le lamentale anche quelle relative al fatto "che neppure i mezzi dei professionisti non possono accedere alla ztl: i furgoncini utilizzati per lavorare non possono entrare. Capita anche che i corrieri siano costretti a fare retromarcia in Borgo, con tutti i rischi che la manovra comporta, perché anche loro non possono entrare. Insomma siamo nelle condizioni di non poter lavorare. E in molti, anche in piazza, da quando è attiva la ztl hanno registrato cali nelle vendite".

Andrea Settefonti