REDAZIONE FIRENZE

"Prospettive" di Pirri sul tetto della sala Mehta

Una sequenza di forme squadrate, piene e vuote, che si inseguono, in un succedersi cromatico e luminoso che cambia secondo l’alternarsi del giorno e della notte. Nascono così le “Prospettive con orizzonti” dell’artista Alfredo Pirri (nella foto), che con la sua opera site specif ha realizzato la copertura della Sala Zubin Mehta del teatro del Maggio. "E’ un’opera che appartenendo a tutti - ha detto Pirri –, e quindi è condivisibile e interpretabile da tutti in maniere differenti, divenendo parte dello sguardo collettivo di una città che la introietta e la fa propria, la divora, la critica, la ama". Il lavoro è inteso infatti come un luogo all’interno del quale penetrare, sovrastato da aree colorate sovrapposte. Dove sedere e confrontarsi con un’immagine della città diversa dallo steriotipo di città antica. Per questo si parla di un "sito archeologico metafisico, di una cava di marmo in cui è scavata una trincea utile all’estrazione del prezioso minerale". Il progetto artistico ‘Prospettive con orizzonti’ si sviluppa su una superficie di circa 2 mila e 270 metri quadri al limitare del Parco delle Cascine. "Dall’amore per l’arte della famiglia Cerasi, che a Palazzo Merulana a Roma ha permesso la fruizione pubblica di una collezione di artisti dei primi anni ’30 del ‘Novecento della Scuola Romana - è stato spiegato nel corso dell’inaugurazione –, è nato il desiderio dell’ingegner Emiliano Cerasi, titolare di Sac di donare a Firenze l’installazione site-specific di Pirri". "E’ un progetto - ha ggiunto il sindaco – che mette insieme arte e musica e che caratterizzerà sempre di più questa porzione di città, vocata alla cultura. Grazie ad Alfredo Pirri, e al dono dell’ingegner Cerasi, il Maggio musicale fiorentino ha un’opera d’arte permanente unica nel panorama dell’arte italiano che arricchisce tutta l’infrastruttura del Teatro".

Olga Mugnaini