Scuola, i prof no vax: "Pronti a farci sospendere"

Firenze, flash mob di docenti davanti al Machiavelli-Capponi per dire no all'obbligo vaccinale. "Se servirà cambieremo vita"

La protesta dei prof contro l'obbligo vaccinale

La protesta dei prof contro l'obbligo vaccinale

Firenze, 15 dicembre 2021 - Si sono dati appuntamento davanti al liceo Machiavelli-Capponi, coi volti coperti da maschere raffiguranti cani. “Noi aspettiamo fuori…”, hanno scritto a chiare lettere. Come i cani: appunto. Una decina di docenti fiorentini, contrari all’obbligo vaccinale ed al green pass, hanno manifestato così la loro rabbia. Tra loro ci sono insegnanti di ogni ordine e grado, pronti a farsi sospendere da lunedì prossimo.

“Ricordate: noi restiamo fuori come cani, ma siete voi quelli al guinzaglio”, affermano gli insegnanti, riuniti nel Coordinamento istruzione per la libertà e in Insegnanti che dicono ‘No’. Si tratta di sigle organizzate a livello Telegram, spiegano loro stessi. “Non è certo stata una scelta facile - ammette un docente del Machiavelli -. Ognuno di noi ha calcolato le proprie forze economiche e psicologiche. Personalmente non ho paura del Covid: ritengo che tutto sia stato sopravvalutato. Ero anche per vaccinarmi. Poi per problemi familiari ho rimandato ma più la campagna vaccinale è diventata ossessiva e più io mi sono insospettito”.

Adesso, per lui, come per i colleghi del gruppo, è diventata “una questione di principio”. “Non cediamo di fronte a questo vile ricatto. Questo è bullismo di Stato”, si inalbera il prof. Che, pur non più giovanissimo, si dice pronto a “cambiar vita”.

“Non avete voluto porvi domande, confrontarvi? Avete preferito chinare il capo di fronte a chi, ogni giorno, accorcia sempre di più la catena a cui siete legati - si legge nel comunicato -. Noi, quando saremo stati cacciati, non saremo più lì a difendervi, a mettervi in guardia. Adesso vi rispondiamo solo con abbai, guaiti, ululati. E anche ringhiando, magari, e noterete che le nostre maschere sono sì di cani, ma possono assomigliare anche a quelle di lupi o di volpi”.

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