Problemi intestinali Occhio alla dieta

Cibi ricchi di fibre e due litri d’acqua al giorno. Importante anche lo stile di vita: camminare

Stefano

Grifoni

Possono manifestarsi con un dolore acuto, improvviso. Con sanguinamento. Ma può succedere anche che il problema avanzi lentamente e che in alcuni periodi le manifestazioni siano più eclatanti. Sono le emorroidi. Quando si infiammano aumentano di volume e iniziano a sanguinare. E questo può avvenire se si soffre di stipsi, o stitichezza, un’alterazione della funzione intestinale che causa fastidio e difficoltà nell’evacuazione. Alla base del problema frequentemente c’è una dieta non equilibrata e povera di fibre. Anche l’alcol può causare infiammazione.

Il sanguinamento può presentarsi in vari modi: con tracce di sangue rosso vivo che restano sulla carta igienica, ma anche con perdite più abbondanti. Altre volte si può presentare anche un’emorragia.

Il dolore? Assente negli stati iniziali poi diventa più insistente e non dà pace. Le emorroidi provocano disagio per la contrattura dei muscoli anali. A questo si associano la perdita di muco, una fastidiosa sensazione di bagnato, il prurito, il forte bruciore e lo stimolo a evacuare.

E’ possibile che si formino anche coaguli di sangue all’interno delle sacche delle emorroidi. La situazione si può complicare con ascessi anali e perianali. E può arrivare anche all’incontinenza.

Per questo è fondamentale, ai primi sintomi, sottoporsi a un’accurata visita proctologica. E per arrivare a una diagnosi corretta, soprattutto per escludere altre patologie, e in particolare i tumori del retto spesso è necessario effettuare un esame che può risultare fastidioso, un’esplorazione endoscopica.

Quando c’è sangue nelle feci, soprattutto in persone con più di cinquant’anni, che soffrono di questo tipo di disturbi, è indicato sottoporsi anche all’endoscopia specie se esiste una predisposizione familiare per i carcinomi del colon retto. Mentre chi non soffre di patologia emorroidaria, sempre sopra i cinquant’anni, può fare l’esame di ricerca di sangue occulto nelle feci.

Anche i piccoli sanguinamenti possono causare un’anemia, per questo è bene fare molta attenzione. Sicuramente il primo passo da fare in autonomia è importante stare attenti all’alimentazione e modificare il proprio stile di vita.

Per mantenere regolare la funzione intestinale è necessario bere almeno due litri di acqua durante il giorno e fare una dieta che sia ricca di fibre, frutta e verdura.

E’ bene evitare le bevande alcoliche, l’abuso di caffè, spezie, insaccati, fritture e cioccolato.

Come si risolve il problema? Può essere affrontato dal medico con trattamento farmacologico. Ma nei casi più severi l’unica soluzione concreta è l’intervento chirurgico. Se non ci sono altre patologie il metodo tradizionale (secondo Milligan & Morgan) prevede l’asportazione delle emorroidi in anestesia locale, anche se è meglio effettuarla in sedazione o in anestesia spinale o loco-regionale (puntura lombare).

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