
Una protesta per avere il medico h24
Si continua a discutere della soppressione – già avvenuta – della presenza del medico a bordo dell’ambulanza 118, e del punto di primo soccorso. E anche nell’ultimo consiglio comunale una nuova mozione, stavolta presentata dal gruppo di centrodestra, è stata approvata all’unanimità. Ha votato a favore anche ’Ora! Barberino’, la minoranza di sinistra che per prima aveva sollevato la questione. La capogruppo Paola Nardi su qualcosa eccepisce. Ma prima dà notizia di una novità significativa: "In questi giorni - dice Nardi - siamo venuti a sapere dell’ipotesi di progetto a cura di Autostrade per l’Italia di aprire un proprio punto emergenza urgenza a Barberino per coprire in autonomia il tratto autostradale fino a Calenzano. Se il progetto verrà concretizzato sarà uno smacco per il paese: il privato si organizza riattivando solo per i propri utenti un servizio irrinunciabile mentre a noi normali cittadini viene tolto, facendo propaganda per convincerci di poterne fare tranquillamente a meno". Il riferimento è al tentativo della maggioranza di centrosinistra di edulcorare il problema: "Ci duole dover constatare che gli emendamenti presentati dalla maggioranza erano tutti volti a normalizzare la situazione. Le opposizioni - nota Nardi - hanno dovuto argomentare non poco per rimettere il testo in carreggiata".
Silvia Castellani, capogruppo per il centrodestra, incassa comunque favorevolmente il voto unanime: "La maggioranza ha voluto emendare la mozione, eliminando i riferimenti alla presenza medica territoriale h24 e al coinvolgimento dell’Unione dei Comuni, quel che importa però è che la voce di Barberino arrivi unita in Regione, perché si senta forte il no ad una riforma del sistema di emergenza/urgenza che penalizza in particolare il nostro comune. In Regione, con la consigliera Elisa Tozzi di Fratelli d’Italia - aggiunge Castellani -, abbiamo presentato un’interrogazione sul tema. Non ci fermeremo finché la maggioranza di centrosinistra non capirà che un comune come il nostro – che vede migliaia di turisti ogni giorno affollare l’outlet e servizi sanitari ridotti all’osso – merita un trattamento diverso".
Paolo Guidotti