
Primarie Pd La sfida Giorgi-Sereni: "La rinascita? Pelletteria e turismo"
La crisi della pelletteria, la carenza di impianti sportivi, lo sviluppo futuro di una città che in questi anni è passata da periferia a nuovo centro, ma che ha ancora tanti vuoti da riempire. Faccia a faccia, di fronte a un Teatro Aurora gremito, per Andrea Giorgi e Claudia Sereni, candidati per le primarie del Pd di Scandicci. Introdotti dal segretario cittadino Dem, Tommaso Francioli, e incalzati dal giornalista de La Nazione, Fabrizio Morviducci, i due aspiranti candidati a sindaco hanno toccato tutti i temi più accesi del dibattito cittadino. Per scaldare i motori, una domanda sugli obiettivi raggiunti della giunta Fallani, della quale sono assessori. "Credo che il principale – ha detto Sereni – sia stato aver saputo tessere relazioni forti con le varie anime della città. I risultati li abbiamo visti nel duro periodo pandemico. Nel 2020, quando cultura e turismo si sono fermati, abbiamo comunque avuto una stagione straordinaria".
"I risultati di questi dieci anni vengono da lontano – ha risposto Giorgi – dall’impegno di chi ha preso un pezzo di periferia e l’ha trasformato in città. Noi siamo riusciti a dare continuità a quel cambiamento. L’obiettivo che mi rende più orgoglioso è il completamento della città lungo l’asse della tramvia. Per il futuro la differenza sarà fra chi avrà il coraggio di affrontare ancora il cambiamento e chi vorrà fermarlo". Intervento interrotto dagli applausi per Giorgi sulla crisi della pelletteria. "I tavoli non bastano – ha detto – ma sono importanti per raggiungere alcuni obiettivi. Il primo è che dalla crisi escano le imprese sane. Il secondo è che la produzione di valore porti più valore al territorio. Terzo: puntare sulle infrastrutture, risolvendo il problema del casello, portando la tramvia nella zona industriale e migliorando i parcheggi". Approvazione del pubblico anche per l’impegno sui nuovi impianti dello Scandicci Calcio e sulla sicurezza.
"Non lasceremo il tema ai manganelli della destra – ha detto Giorgi – e non possiamo accettare che donne e ragazzi non prendano la tramvia la sera perché hanno paura. Anticipo che a marzo le strutture dell’ex Cnr verranno abbattute dalla proprietà e che entro maggio diventeremo proprietari dell’area e potremo riqualificarla".
Applausi invece per Sereni sul futuro del centro Rogers. "Ogni nuova costruzione che nascerà – ha detto - dovrà prevedere anche una funzione pubblica. Al centro del nostro valore c’è appunto una città pubblica, che punti sulla qualità della vita. Vogliamo portare qui famiglie e giovani, quindi dobbiamo creare una città adatta alle loro necessità. Serve poi puntare sul turismo, facendo scendere dalla tramvia i tanti turisti che oggi attraversano Scandicci senza fermarsi. Anche intercettarne una piccola percentuale può fare la differenza". Consensi per lei anche sul tema della scuola e in particolare della Makarenko ("la chiusura di una scuola deve essere l’ultima spiaggia" ha detto, spiegando anche la volontà di portare a Scandicci una sede universitaria) e sul fine vita, con l’impegno a "riaprire un hospice dopo la chiusura di quello presente a Torregalli". Infine l’appello al voto: un testo letto da Sereni e un intervento a braccio per Giorgi. Chi sia stato più convincente lo scopriremo il 17 marzo.