
Firenze, 3 aprile 2023 – Prevenzione, si cambia. Ispro (l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) sta lavorando a un piano che tra due settimane sarà sul tavolo dell’assessore regionale per il diritto alla salute, Simone Bezzini.
Entro l’estate si partirà con la riorganizzazione con una grande campagna di comunicazione. Tante le novità.
Benché per lo screening contro il tumore della cervice uterina sia tra quelli che hanno un tasso di risposta più elevato e che la Toscana in base ai dati del nuovo sistema di garanzia (che calcola la percentuale di aderenti sulla popolazione Istat), sia tra le grandi regioni quella che ha risultati migliori, in tema di prevenzione migliorare è un contributo per la salute collettiva e per i costi sanitari. In base ai dati dell’ultimo anno validato (2021) la risposta al Pap test in Toscana è stata del 64,1% a fronte del 56,3% del 2020.
Meglio hanno fatto solamente Trentino, Friuli Venezia Giulia e Umbria. Il dato toscano naturalmente è il risultato di una media fra territori: ci sono zone con risposta molto bassa, altre ad efficienza più elevata.
Gli esami di prevenzione verso i quali la popolazione risulta più refrattaria sono gli screening contro il tumore del colon: la percentuale di adesioni in questo caso resta ovunque sotto il 50%.
A Ispro – al quale tocca il coordinamento dell’attività di screening, mentre poi l’organizzazione delle chiamate e dei servizi resta in capo alle aziende sanitaria – ci si è resi conto che il sistema di chiamata solo con la lettera inviata per posta è superato.
Anche perché è molto elevato il numero delle persone che, per varie ragioni, non viene raggiunta. Solo sul territorio fiorentino è stata fatta una ’ripulitura’ dell’anagrafe sanitaria che ha consentito di correggere 12mila indirizzi non più attuali.
Quindi come cambierà il sistema? Tra le cose più interessanti partirà un’iniziativa sperimentale di multiscreening, solo sul territorio fiorentino, che consentirà di effettuare su un ambulatorio mobile di ultima generazione, tutti gli screening in un solo giorno, con la ’carovana della prevenzione’.
Per sensibilizzare ulteriormente i cittadini refrattari saranno rinnovati i canali comunicativi: si punterà molto meno sulla cartellonistica che sembra non raccogliere più grande attenzione, utilizzando maggiormente i canali social.
Poi, per superare il problema degli inviti inesitati, si interverrà sulla modalità di chiamata. La lettera cartacea resterà e sarà firmata anche dal medico di famiglia: perché gli inviti arrivino effettivamente a destinazione Ispro sta lavorando anche con Estar e Poste. Ma alla lettera sarà affiancato un nuovo e più moderno strumento.
Non potendo utilizzare gli sms per problemi legati alla privacy sarà realizzato un portale della Prevenzione e una App dove si potrà prenotare e anche cambiare giorno autonomamente. Una volta effettuata l’iscrizione un sistema di alert avviserà i cittadini quando ci si avvicina al momento dell’esame.
Sarà introdotta anche un’ulteriore novità. Per il Pap test chi vorrà – donne evolute e con tempi ristretti – potrà fare l’autoprelievo. Con il Covid ci siamo abituati a fare il tampone da soli.