Pretty Woman, la fiaba diventa rock

Al teatro Verdi la versione musical del grande successo del film. Beatrice Baldaccini nel ruolo di Julia Roberts

di Barbara Berti

"La vera felicità si conquista prima da soli, poi in coppia. Noi donne abbiamo la possibilità e dobbiamo scegliere per noi stesse, con o senza un uomo al fianco". Così l’attrice lucchese Beatrice Baldaccini (32 anni) sul tema dell’emancipazione delle donne, il fil rouge delle sue interpretazioni. Al momento presta il volto alla giovane squillo Vivian Ward nel musical "Pretty Woman" al Teatro Verdi oggi (ore 20,45) e domani (ore 16,45).

Trasposizione fedele del film vincitore di un Golden Globe per la migliore attrice protagonista (Julia Roberts), "Pretty Woman. Ill Musical" mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico arricchendosi di una colonna sonora di Bryan Adams e del successo Oh, Pretty Woman, di Roy Orbison. Nei panni del ricco e affascinante uomo d’affari Edward Lewis, nel film con Richard Gere, c’è l’attore Thomas Santu.

Beatrice Baldaccini , la storia è nota, cosa cambia a teatro?

"Sono due ore e mezzo di pura magia dove il classico ‘Pretty Woman’ diventa pop e rock. Il linguaggio è totalmente diverso dal film visto che oltre a recitare abbiniamo la musica, cantando e ballando. Il palco, poi, permette di coinvolgere nella favola anche il pubblico".

La sua Vivian quanto si avvicina a quella di Julia Roberts? "Ho cercato il più possibile di distaccarmi dall’interpretazione della Roberts, ho preferito fare una mia versione senza scimmiottare la star di Hollywood. E’ anche vero, però, che molti spettatori mi hanno detto in varie occasioni che per il sorriso e l’energia le assomiglio".

Chi è la sua Vivian, quindi?

"Una ragazza vera, che oltre la facciata nasconde un potenziale. E’ vero, parte dalla strada, ma poi sceglie la sua vita, inseguendo i sogni trova il riscatto. E’ un esempio di donna alla ricerca di sé e della sua dignità". Qual è la forza della storia?

"E’ una storia trasversale che supera le differenze sociali e di età, un inno alla libertà che supera pregiudizi e convenzioni". Lei si ritrova in Vivian?

"Ho lasciato il mio paese, Lammari, nel Lucchese, a 18 anni per inseguire il mio sogno d’attrice e già a 15 anni lavoravo con una band musicale nei locali. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre sostenuto nella mia volontà di essere indipendente. Credo di essere una donna che ha sempre cercato la sua strada. E anche sul palco ho sempre interpretato donne forti, anche la Cenerentola di ‘Cercasi Cenerentola’ di Saverio Marconi e Marco Iacomelli era una principessa con gli attributi. Lo stesso si può dire per Sandy nel musical ‘Grease’ e Ariel di ‘Footloose’".

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