OLGA MUGNAINI
Cronaca

Il Premio "Col viola nel cuore". Undici tifosi e una sola squadra

Assegnati i riconoscimenti a protagonisti, cittadini e non, innamorati della Fiorentina. Cerimonia a Palazzo Vecchio

Neri Parenti

Firenze, 5 dicembre 2022 - "Sono nato a Firenze e mio fratello Vanni, più grande di me, mi portava sempre allo stadio. Da allora la Fiorentina mi è entrata nel cuore e sono rimasto un tifoso viola per tutta la vita. Persino uno dei miei figli, per quanto nato a Roma, è un fan della Fiorentina".

Il regista e sceneggiatore Neri Parenti, che fra i tanti meriti ha quello di averci regalato le disavventure di Fantozzi, è uno dei premiati del “Col Viola nel cuore“, l’iniziativa dell’Associazione Toscana Cultura, che per il terzo anno assegna un riconoscimento a personaggi di indiscussa fede viola.

Oltre a Neri Parenti, saranno premiati Sergio Carpanesi, l’ultimo giocatore rimasto del grande scudetto del ’56, i campioni del Tricolore del ’69 Claudio Merlo, Salvatore Esposito e Luciano Chiarugi; Roberto Galbiati, bandiera della squadra negli anni ’80 e del terzo scudetto mancato; Giovanni Galli, il grande portiere dal 1977 al 1986; Furio Valcareggi, figlio del mitico Ferruccio allenatore della Nazionale; Don Backy, che oltre ad essere da sempre tifoso, alla fine degli anni ’70 scrisse una canzone dedicandola intitolata non a caso “Viola”.

Premio anche a un’altra istituzione cittadina, Gianni De Magistris, campione della Rari Nates, ex pallanuotista e allenatore di pallanuoto italiano, vincitore di una medaglia d’argento all’Olimpiade di Montréal 1976. Infine un fiorentino d’adozione, capace ormai di cantare “Garrisca al vento il labaro viola“ in doppia lingua, italiano e tedesco, ossia Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, tornato di corsa dall’estero per ricevere il premio.

La cerimonia di consegna si terrà domani pomeriggio a Palazzo Vecchio, inizio alle 16, con il saluto dell’assessore allo sport Cosimo Guccione e la conduzione di Fabrizio Borghini. Tra i premiati era in lizza anche Vittorio Feltri, tifoso viola fino dagli anni del primo scudetto nel 1956, che non potrà intervenire per motivi di salute.