CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Precario a 57 anni. "Ai giovani dico di lottare"

Enrico Vergelli, operaio con contratto a termine dopo decenni di lavoro. "Va combattuta la mercificazione che i ragazzi vivono sulla loro pelle"

Enrico Vergelli, 57 anni, negli ultimi 18 mesi è stato rinnovato per quattro volte

Firenze, 1 maggio 2023 – «Ai giovani per il Primo Maggio? Dico di combattere contro la mercificazione eccessiva che i lavoratori vivono sulla loro pelle. E ai lavoratori dico di fare lo stesso". Il consiglio stavolta arriva dal pulpito giusto.

Quello di Enrico Vergelli, 57 anni, sposato, operaio precario a termine (ha un contratto di somministrazione) in una ditta che produce componenti per conto terzi a Campi Bisenzio. La sua è la biografia di molti: dopo un impiego storico, con l’arrivo della pandemia il suo destino è cambiato e ha lasciato l’azienda per cui ha lavorato 30 anni. Per rimettersi sul mercato del lavoro e trovarsi oggi con 18 mesi di contratto determinato. La prossima scadenza, dopo altri quattro rinnovi confermati, sarà fra un mese.

«In azienda mi trovo benissimo e spero di continuare. Con quasi 40 anni di contributi alle spalle, visto che lavoro dal 1980, la pensione è vicina, ma il precariato è un problema trasversale che riguarda tutti, soprattutto i giovani". E a loro che Enrico manda un messaggio. "La precarizzazione del lavoro crea una situazione deleteria: li porta ad arrivare a 40 anni senza possibilità di avere figli o di potersene occupare adeguatamente. E dopo sono troppo vecchi per farli. Questo meccanismo deve cambiare". Ma anche lui, nonostante sia operaio specializzato si è trovato a sbattere sulla bestia nera: l’incertezza. Quella che si fa la tana dentro le cose semplici di tutti i giorni. E scava.

«Avevo bisogno di comprare un’auto nuova per andare a lavoro. Ma con un contratto come il mio è impossibile anche ottenere un piano di rate. Il risultato? Mi alzo all’alba, prendendo i mezzi pubblici, per andare a lavoro. E non abito vicino. Pensate per un ragazzo con un contratto simile che cerca di accendere un mutuo? C’è il rischio di una paralisi". Enrico oggi parteciperà alla Festa del Primo Maggio a Sesto Fiorentino e li cercherà di tenere alto il senso del suo messaggio. "Vivo questo Primo Maggio come un giorno di lotta. C’è stata un’erosione continua dei diritti a partire dagli accordi del 1994 fino al Jobs Act. Aspettiamo questo consiglio dei ministri convocato per domani che, per quello che sta filtrando, sa tanto di beffa. Nessuno, soprattutto i giovani, devono mollare".

A loro arriva anche il messaggio della segretaria generale della Cgil Firenze, Paola Galgani. "Sarà un Primo Maggio dedicato alla Carta costituzionale: è un filo rosso dedicato ai valori fondanti del nostro essere comunità . Il Primo Maggio è una festa sentitissima nel territorio fiorentino, ci saranno dieci cortei colorati e partecipati, sarà anche l’occasione per preparare un terreno che unisca tutto il mondo del lavoro, oggi diviso, malpagato, usato, precario, insicuro".

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