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’Porta a porta’ e disagi estivi: "Serve un centro di raccolta"

A Fiesole il problema dei rifiuti durante le vacanze estive: il porta a porta obbligatorio, l'abbandono selvaggio e la necessità di un centro di raccolta.

Arriva il periodo estivo e per chi parte per le vacanze torna puntuale il problema di dove gettare i rifiuti, non potendoli lasciare per giorni in casa o sul balcone. A Fiesole è in vigore il porta a porta, che impone un calendario ben preciso per esporre i sacchetti all’aperto davanti a casa. A questo sistema non esiste alcuna alternativa, essendo stati rimossi da tempo tutti i cassonetti dalle strade fiesolane e l’area ecologica non è mai stata realizzata. Qualcuno (ma sono davvero in pochi) si organizza e chiede all’amico o al vicino di esporre l’immondizia nei giorni prestabiliti.

Altri invece buttano la propria indifferenziata nei cestini che trovano lungo strade, piazze o nei cimiteri, soluzione, questa, non accettabile ma che, basta fare un giro per il territorio, per vedere quanto sia diffusa. Altri ancora si spostano a Firenze, alla ricerca dei cassonetti che hanno la chiave rotta o ancora non in funzione. Infine ci sono gli abbandoni, come è accaduto alle Caldine con i sacchi neri di via Sant’Andrea . Stessa situazione viene segnalata alla Querciola. "Effettivamente, nel periodo delle ferie alcune famiglie possono trovarsi di fronte al disagio di conferire i rifiuti, in particolare alcune frazioni di questi come l’organico e, in certa misura, anche il multi materiale, che sono più difficili da tenere in casa a lungo. L’unica soluzione fattiva a tutto questo- dichiara Andrea Cammelli, assessore con delega ai rifiuti - è la creazione di un centro di raccolta sul territorio, primo progetto in materia a cui questa Amministrazione sta seriamente lavorando. Gli attuali centri di raccolta presenti in altri Comuni possono essere, comunque, utilizzati dai nostri concittadini, ma è chiaro che Fiesole merita un proprio punto di raccolta".

Daniela Giovannetti