Firenze e il Polimoda, nuovo hub creativo: ecco Anarchive, “Sempre più aperti al mondo”

Da sinistra Ferruccio Ferragamo, Linda Loppa, Massimiliano Giornetti

Da sinistra Ferruccio Ferragamo, Linda Loppa, Massimiliano Giornetti

Firenze, 23 marzo 2023 – La ricerca sulla moda, sulla sua storia, i suoi protagonisti, i suoi passaggi industriali, i suoi segreti di stile, è sempre più necessaria anche ora che sembra sempre più prevalere il virtuale.

Ma questo incrocio tra i documenti della tradizione e il futuro della conoscenza può essere la chiave di volta di una rivoluzione che sta sbocciando a Firenze, al Polimoda, che oggi ha presentato “Anarchive”, nuovo hub creativo per la ricerca sulla moda.

“Tutto per incentivare lo sviluppo dei Fashion Studies, con quella propensione all’internazionalità che è propria da sempre in Polimoda. non uno spazio di conservazione ma di studio, aperto alla città’ e al mondo”, spiega Massimiliano Giornetti, Direttore della Scuola che unisce design e business, una della migliori al mondo, con un’ampia gamma di corsi e master per la formazione delle figure professionali che servono al sistema e alla filiera.

Nel cuore di Firenze dunque c’è una forza culturale profonda e radicata, apprezzata dal 70% degli studenti che vengono a Villa Favard e nelle sedi alla Manifattura Tabacchi e a Scandicci per la pelletteria da tutto il mondo.

Ora ci sarà anche Anarchive che avrà sede alla Manifattura Tabacchi, in modo da utilizzare gli spazi in una prospettiva contemporanea, accessibile, per una nuova generazione di creativi.

“Firenze è da sempre una città fortemente legata alla moda e alle arti, un vero hub culturale per il settore”, spiega Ferruccio Ferragamo, presidente di Polimoda “qui la moda italiana ha avuto origine e resta protagonista con i saloni di Pitti Immagine.

E’ quindi naturale la sinergia di Firenze con il progetto Anarchive che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale della mdoa, con una particolare attenzione alla sua evoluzione nel tempo. Grazie a questo progetto la città potrà continuare a essere un punto di riferimento per la formazione e la ricerca nella moda”.

Ma cosa sarò Anarchive? Uno spazio di ricerca prima di tutto e poi anche un luogo per mostre, workshop, conferenze e dibattiti.

“Sarà un progetto che avrà un approccio innovativo, e seguirà le costanti evoluzioni del mondo del fashion – continua Massimiliano Giornetti – perché guardando al passato possiamo trovare ispirazione per costruire un futuro nuovo, che tenga in considerazione le sfide dell’epoca di oggi. Il nostro progetto si articola in quattro azioni: archiviazione, ricerca, formazione e presentazione. Un luogo fisico e virtuale nel quale accedere a un patrimonio culturale unico, un tesoro prezioso dal quale attingere per un futuro sostenibile e innovativo”.

Andare oltre i confini del mondo della moda, per connettersi a tanti altri ambiti e discipline, secondo Linda Loppa, Advisor Strategy and Vision di Polimoda, è la chiave giusta del progetto del centro di ricerca che incontrerà arte, scienza, design, musica, fotografia o cinema.

“Questo progetto ambizioso - spiega Linda Loppa - vuole creare un linguaggio universale comune”.

Si svilupperà un archivio digitale della moda, la ricerca sui nuovi tessuti, l’uso di nuove tecnologie, la curatela dei capi, le collezioni e i pezzi storici. E poi la scrittura e la critica di moda, lo studio della storia della moda.

Una piattaforma dinamica rivolta agli innovatori del sistema della moda, che conterà anche su una biblioteca della moda fra le più grandi d’Europa, con una collezione di oltre 25.000 volumi, una emeroteca di 600 magazine dal Novecento ad oggi, lookbook e contenuti multimediali. “Presto cominceremo a traferire i volumi della Biblioteca da Villa Favard alla Manifattura Tabacchi – conclude Giornetti – e stiamo già lavorando con gli architetti nei 7000 metri quadri che occupera’ Anarchive”.

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