CLAUDIO
Cronaca

Pignoramento rapido. Si cambia

Miceli

Parziale dietrofront del Governo sulla norma dei “pignoramenti rapidi” sui cc degli evasori comparsa nella prima bozza della legge di bilancio 2024, che aveva creato non poche polemiche, al punto che lo stesso Presidente del Consiglio era intervenuto rassicurando i contribuenti. La prima bozza conteneva una norma, ad operatività immediata da inizio 2024, che prevedeva l’accesso diretto del Fisco alle informazioni sulle giacenze dei rapporti finanziari di chi non paga le tasse, attuando, quanto previsto dalla legge per la riforma fiscale, senza attendere il decreto attuativo sulla riscossione, che secondo le previsioni dovrebbe richiedere maggior tempo. L’ultima versione della Legge di bilancio datata 31 ottobre che arriverà in Parlamento per la discussione, ha modificato la norma incriminata del “pignoramento veloce” che si limita a prevedere “la possibilità di utilizzo di strumenti informatici per efficientare strumenti già esistenti utilizzati per il recupero d’importi relativi a cartelle esattoriali per le quali il contribuente non ha presentato ricorso e non ha ottenuto una sospensione giudiziale” senza cambiare la sostanza sulla possibilità di migliorare l’uso dei pignoramenti sui conti degli evasori. La procedura è pensata dall’esecutivo per accelerare la riscossione e migliorare il raggiungimento degli obiettivi della lotta all’evasione fiscale. In queste ore una delle ipotesi in circolazione è uno stop al pignoramento telematico se l’importo del credito del fisco è inferiore ai mille euro. Il testo licenziato dal consiglio dei ministri prevede che nel caso emergesse un credito del debitore nei confronti di uno o più operatori finanziari, l’agente della riscossione notifica telematicamente al terzo, senza indugio, l’ordine di pagamento.

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