Perché la cronaca diventa storia

Il Ministero dell'Istruzione sostiene l'acquisto di quotidiani e riviste nelle scuole per arricchire culturalmente i giovani, promuovendo il confronto e lo spirito critico. Iniziative come concorsi e progetti educativi mirano a formare cittadini consapevoli e indipendenti.

Fra le iniziative di quest’anno relative al mondo dell’istruzione vi è il sostegno del Ministero all’acquisto di quotidiani e riviste da parte dei singoli istituti. Provvedimento che va incontro all’arricchimento culturale dei giovani, attraverso l’informazione quotidiana dei giornali, con la possibilità di mettere a confronto il diverso modo di commentare notizie e affinare lo spirito critico, rispettando il pluralismo, come abitualmente accade nei Paesi più avanzati del Nord-Europa.

Così come la lettura dei periodici, specie interdisciplinari, consente l’ampliamento di tematiche letterarie, scientifiche, culturali in genere, prezioso strumento per approfondite conoscenze, quanto mai utili, fra l’altro, per affrontare le prove di esame della maturità.

È un’apertura generalizzata, sul piano nazionale, anticipata a Firenze da iniziative volte da anni ad avvicinare gli studenti di ogni età alla lettura degli organi d’informazione ed a farli sentire autentici protagonisti.

Penso all’annuale concorso dei ’cronisti in classe’ lanciato da La Nazione, con una pagina del quotidiano interamente redatta dagli studenti di decine di scuole primarie e secondarie di primo grado, con la guida degli insegnanti e l’esperienza dei redattori della testata; oppure al concorso ‘narrativa giovane’ promosso dalla Fondazione Spadolini in collaborazione con numerosi istituti superiori di Firenze e della Toscana che vede la gratuita distribuzione dei fascicoli della Nuova Antologia e la pubblicazione nelle pagine della rivista dell’elaborato dello studente ritenuto più meritevole.

Di prestigio internazionale, la consolidata attività dell’Osservatorio permanente dei giovani editori di Andrea Ceccherini, fra i primi a portare i giornali nelle classi delle scuole superiori, educando al confronto e alla corretta lettura e interpretazione delle notizie: "contribuendo a fare dei giovani di oggi i cittadini liberi e indipendenti di domani".

Ricordo tanti anni fa Ceccherini partecipe alle mie lezioni di storia del giornalismo per presentare il suo iniziale progetto, destinato ad ampliarsi notevolmente nel tempo. Aprire la mente al dibattito sull’attualità – tale è l’obiettivo – senza dimenticare che la fugace cronaca di oggi diviene in realtà, nel trascorrere del tempo, una pagina di storia.