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Passerella di Badia L’apertura ai motorini

Domani la mozione dell’opposizione verrà votata in consiglio. I promotori: "Un’opera da 4 milioni, poco usata da bici e pedoni"

Passerella di Badia L’apertura ai motorini

Passerella di Badia aperta anche ai motorini, domani in consiglio arriva al voto la mozione dell’opposizione. La proposta è di quelle che fanno discutere. E’ stata firmata in blocco dai consiglieri di opposizione, Luigi Baldini, Alessandro Salvadori, Leonardo Batistini, Luca Carti, Enrico Meriggi, Bruno Tallarico, Valerio Bencini. La richiesta è quella di far passare i motorini per accorciare il transito tra Campi Bisenzio e Scandicci. Un transito in moto, ma al limite anche a mano per non sprecare questa nuova via di comunicazione aperta da poco ma dedicata solo a pedoni e ciclisti.

Un’idea molto contrastata dalla maggioranza di governo, ma che potrebbe essere non del tutto peregrina. La mozione tiene conto anche di chi pensa che sarebbe opportuno far passare i motocicli sulla passerella che è praticamente un ponte in piena regola lungo 180 metri con larghezze variabili che vanno da 4,60 a 5,90 metri. "La passerella tra Badia a Settimo e S. Donnino – scrivono i consiglieri – è in grado di sostenere il traffico di moto e motorini di coloro che lavorano eo risiedono da una parte e dall’altra: opportunità che è stata individuata e sfruttata da un sempre crescente numero di utenti. Del resto, un’opera che è costata oltre 4 milioni di euro, non dovrebbe servire esclusivamente per le biciclette, che si vedono solo nel fine settimana, e per i pedoni che non la usano praticamente mai, visto che per l’utilizzo della stazione di San Donnino occorrerebbe che i treni regionali si fermassero a una cadenza ben superiore all’attuale".

Il caso appare piuttosto complicato visto che in teoria i veicoli a motore non potrebbero neppure arrivare alla passerella, visto che sul fronte San Donnino l’accesso al ponte è in piena zona di divieto, essendoci la ciclabile per le Cascine. Su Badia invece l’accesso al manufatto è totalmente pedonale. Oltre il parere dei tecnici, che dovrebbero cambiare un bel po’ di cose nel caso di una decisione favorevole, la discussione intanto è tutta politica. Recentemente la Città metropolitana ha imposto il divieto di transito sulla passerella con un atto specifico che prevede sanzioni per i trasgressori; e non mancano le polemiche di tanti cittadini che chiedono l’installazione di telecamere per sanzionare chi invece ogni giorno approfitta di questo ponte per passare ‘a motore’ da una sponda all’altra dell’Arno bypassando il traffico.

Fabrizio Morviducci