
Il Comune ’sfronda’ le società partecipate. Il consiglio comunale (favorevole la maggioranza, contraria in blocco l’opposizione) ha approvato il piano di razionalizzazione delle partecipate. Con il nuovo assetto, il Comune di Scandicci ha deciso di matenere quote solo in sei società ritenute strategiche: Alia per quanto riguarda il ciclo dei rifiunti, Casa spa per la gestione del patrimonio delle case popolari, il Consiag per l’energia e le reti, Publiacqua (per la gestione dell’acquedotto) e Silfi (Illuminazione e smart city). Ultima ma non ultima, la principale partecipazione ossia la maggioranza delle quote di Farma.net, la società di gestione delle otto farmacie comunali.
Nel corso del 2020 l’amministrazione comunale ha dismesso le quote di altre società. La prima, non banale, è Fidi Toscana, la finanziaria della Regione, abbandonata a settembre; a novembre invece è stata abbandonata l’Isola dei Renai spa che evidentemente non ricopriva interesse per il Comune di Scandicci. Nel 2019, a seguito della dismissione, Scandicci aveva lasciato anche l’Ataf, azienda dei trasporti pubblici trasformata in una scatola vuota in vista della gara sul trasporto bandita a livello regionale.
Tra le varie partecipazioni, oltre alle farmacie, l’importanza e l’attenzione si concentrano sul Consiag. La gestione dell’energia, anche alla luce della proposta fiorentina di creare una multiutility per acqua, gas e rifiuti diventa sicuramente di primo piano. Scandicci ha sempre avuto una voce importante all’interno dell’azienda pratese, così come l’ha avuta e la ha prima in Safi, poi in Quadrifoglio e adesso in Alia per i rifiuti. Ma la questione delle partecipate solleva anche l’interesse dell’opposizione. "Da sempre chiediamo chiarezza e trasparenza all’amministrazione – ha detto Enrico Meriggi (Lega) – ma spesso non abbiamo risposta. Basti vedere quello che è successo sulla vicenda delle farmacie comunali: per avere la garanzia dell’accesso agli atti di questa società, da consiglieri comunali abbiamo dovuto scrivere al Prefetto e avere il suo invito a ottemperare spedito al Comune. Non è giusto credo. L’amministrazione deve garantire la corretta informazione su questo tema a tutti i suoi cittadini".
Fabrizio Morviducci