
di Fabrizio Morviducci
San Giusto, rivoluzione sosta. Il quartiere è da sempre caratterizzato da una forte carenza di posti auto. E negli anni non sono mancate le richieste da parte dei cittadini, stretti nella morsa di un’urbanizzazione selvaggia che nel tempo ha badato solo a costruire case e palazzoni popolari senza pensare ai servizi per la qualità della vita dei residenti. Il Comune di Scandicci ha presentato in questi giorni un piano che porterà ad aumentare gli stalli di sosta di 550 unità, tutti gratuiti, per garantire un po’ di serenità in più ai cittadini di zona che cercano un posto.
"Attraverso la razionalizzazione della viabilità – ha detto il vicesindaco, Andrea Giorgi – e grazie ai nuovi progetti di sviluppo nel quartiere, possiamo dare una risposta in più all’esigenza di parcheggio da parte dei residenti. San Giusto in questo campo ha da sempre un problema. Proviamo a risolverlo". Nel concreto, arriveranno 50 posti auto in via San Giusto, con la sistemazione degli stalli di sosta, mentre altri 100 saranno garantiti grazie al progetto residenziale in via Amendola. Anche in questo caso l’intervento rientra nelle opere di urbanizzazione richieste in sede di progettazione. Il parcheggio più grande (con in tutto 300 posti), verrà invece realizzato nell’ambito del progetto di trasformazione dell’area ex Margheri, dove verrà costruito un polo sociosanitario. Se sul parcheggio ci sono buone notizie, su via delle Bagnese, ancora non ci siamo.
Firenze non si decide a sbloccare la situazione degli espropri nell’area dove deve essere realizzata la rotatoria chiave della nuova viabilità di supporto all’area di Torregalli e al bypass del Galluzzo. E non mancano le code da piazza Matteotti fino all’incrocio con via delle Bagnese. Ugualmente da via di Scandicci fino all’incrocio con via delle Bagnese. La situazione attuale, con il semaforo, crea forti disagi in tutte le direzioni, generando ingorghi che si ripercuotono fino al centro di Scandicci. Inoltre molte persone utilizzano le stradine delle Bagnese per evitare il semaforo e proseguire in direzione Galluzzo rendendo il quartiere pieno di macchine che sfrecciano a gran velocità, poco sicuro e con una scarsa qualità dell’aria. Firenze ha in carico la gestione di una serie di infrastrutture che ricadono praticamente sul Comune di Scandicci, per pochi metri di confine. La speranza è che si faccia presto.