Papa Francesco-Betori, il grande gelo

Botta e risposta pubblicato da un blog sui veri motivi della mancata visita a Firenze lo scorso febbraio. No comment dalla curia

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di Duccio Moschella

Dopo la recente nomina del cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, alla presidenza della Conferenza episcopale italiana, si sono riaperti i giochi per la successione alla guida delle diocesi toscane. L’avvicendamento del vescovo di Arezzo, monsignor Riccardo Fontana, dovrebbe essere il primo in ordine di tempo, seguito dal cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori. A tale proposito, la pubblicazione sul sito Silere non possum, ripresa da alcuni giornali, di un botta e risposta con Papa Francesco sul motivo della mancata partecipazione del Pontefice al Convegno dei vescovi dello scorso febbraio a Firenze, ha ufficializzato quello che era stato scritto all’indomani della rinuncia al viaggio apostolico e della messa in Santa Croce, oltre al silenzio assordante all’Angelus da piazza San Pietro. Il Papa, come riporta Silere non possum, nell’incontro a porte chiuse con i vescovi italiani di una decina di giorni fa, avrebbe spiegato il vero motivo del suo forfait. Allora la spiegazione fu il dolore al ginocchio, che è effettivamente il principale motivo dal momento che il Pontefice ora addirittura si sposta con una sedia a rotelle. Ma il Papa avrebbe aggiunto che "gli era stata fatta notare la presenza di Minniti ed ‘era meglio che il Papa non partecipasse’". Al che il cardinale arcivescovo di Firenze, avrebbe replicato che l’ex ministro degli Interni era in realtà invitato al convegno dei sindaci, parallelo a quello dei vescovi, organizzato dl sindaco Nardella. Francesco ha quindi ribattuto: "No, no, tu puoi continuare a dire quello che vuoi, a me hanno detto che c’erano questi signori e ho visto i video, c’era anche Minniti". Il Pontefice avrebbe anche detto: "Mi hanno fatto vedere quando erano al ministero quali leggi hanno fatto, e ho visto anche i campi di concentramento in Libia dove tenevano questa gente che loro hanno respinto". Secondo il sito, il Papa avrebbe anche definito Marco Minniti "criminale di guerra".

Da piazza San Giovanni l’arcivescovo Betori fa sapere che i colloqui del Papa con i vescovi sono sottoposti al segreto e che quindi non sarà lui a violarlo: un modo più elegante per negare una risposta, anziché il solito no comment. La critica del Papa, rivolta in realtà alla Cei del cardinale Gualtiero Bassetti, testimonia che il gelo con i vescovi italiani non si è sciolto. Il cardinale Zuppi, prete di strada che piace tanto a Bergoglio, avrà il suo bel da fare. L’arcivescovo di Bologna potrà poi, d’accordo con il Santo Padre, affrontare il tema della successione dei vescovi che hanno compiuto 75 anni e sono stati lasciati al loro posto con la formula classica “donec aliter provideatur” ossia “finché non sarà deciso diversamente” che vuol dire tutto o nulla. In primo luogo dovrà essere nominato il segretario generale della Cei, che potrebbe essere un semplice sacerdote e non un monsignore. La scelta è attesa fra una ventina di giorni, e la successione di Fontana ad Arezzo, data per imminente, potrebbe slittare. Il dossier Firenze, secondo fonti vaticane, dovrebbe essere affrontato in autunno. Per il dopo Betori si parla di monsignor Andrea Migliavacca, vescovo di San Miniato, un prelato giovane, 55 anni, che ha un’azione pastorale bergogliana mirata all’accoglienza e alla carità. Non si può escludere un passaggio del cardinale Lojudice da Siena a Firenze.

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