"I lavori sono stati sospesi in attesa del pronunciamento di merito del Tar", "No, i lavori vanno avanti regolarmente, come da programma". Sono posizioni inconciliabili quelle espresse ieri da una parte da Italia Nostra, Cai e altre associazioni; dall’altra dal sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa e da Agsm Aim (la società che realizza impianto).
Nel mezzo c’è il destino delle pale eoliche autorizzate dalla Regione sui crinali tra Vicchio e Dicomano. Il ricorso era stato presentato, sin dai primi interventi, da una serie di associazioni ambientaliste e non, con Italia Nostra in testa, che hanno poi affermato: "Il presidente del Tar ha fissato l’udienza per la trattazione per il 19 dicembre, sospendendo di conseguenza i lavori".
La replica non si è fatta attendere, ma più che una replica si è trattato di una secca smentita, da parte del primo cittadino e di Agsm. Spiega il sindaco: "Il Tar non ha accolto il ricorso, e quindi non ha accolto l’istanza cautelare. I lavori continuano". Accusando le associazioni di aver reso una dichiarazione "fuorviante e non vera". Anche Agsm ha poi fatto sapere che i lavori possono proseguire in quanto le autorizzazioni non sono sospese.
N.D.R.