
di Antonio Passanese
FIRENZE
Tramvia, autobus elettrici, scuole, impianti sportivi (tra cui la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi), ambiente, transizione digitale e altri interventi anche nel sociale. Sono questi i progetti di Palazzo Vecchio per l’utilizzo delle risorse previsti nel Documento unico di programmazione 2014-2026 che ieri ha avuto il via libera dal Consiglio comunale (con il voto a favore e con polemica di Italia Viva) e contenente la guida strategica e operativa dell’amministrazione Nardella. La delibera, che rappresenta il presupposto necessario di tutti gli altri strumenti di programmazione, è stata presentata al salone de’ Dugento dall’assessore al bilancio Giovanni Bettarini e potrà essere aggiornato insieme al Bilancio di Previsione. Prima di arrivare in Consiglio, infatti, il Documento unico di programmazione è stato esaminato nei cinque Consigli di quartiere oltre che nelle Commissioni consiliari ed è un documento importante perché con questo si traducono gli indirizzi strategici di mandato in obiettivi operativi da attuare, tenendo conto delle risorse disponibili.
"Negli ultimi anni il Comune di Firenze ha ottenuto numerosi finanziamenti europei nell’ambito del “programma Next Generation EU” – ha spiegato Bettarini - che sono stati inseriti nel Dup per dare evidenza alle iniziative intraprese grazie a queste risorse che rappresentano un’importante opportunità di sviluppo e di crescita per la Città. In particolare, i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ammontano a più di 817 milioni di euro e quelli del REACT-UE a ulteriori 81 milioni di euro, nell’ambito del PON METRO per Firenze che arriva così a oltre 122milioni di euro". Durante la discussione, e prima dell’approvazione da parte dell’Aula, si sono registrate scintille tra il gruppo di Italia Viva e l’assessore. E’ stata la consigliera renziana Barbara Felleca a pungere la giunta in particolare sullo stadio Artemio Franchi, Scudo Verde e gestione dei flussi turistici: "E’ quantomeno singolare che oggi si riproponga nel Dup il medesimo obiettivo operativo dello scorso anno, che prevede la riqualificazione integrale dello stadio Franchi, quest’anno con l’aggiunta dell’inciso ‘realizzato in parte con finanziamenti pubblici’". Una sottolineatura che rimarca una volta di più la distanza (e gli attriti) che separa il Pd e il partito guidato da Matteo Renzi. "Ci sembra paradossale che, a distanza di un anno", dopo il "definanziamento del progetto originario" che contava sul Pnrr, in cui "non si vedono all’orizzonte i 55 milioni che mancano all’appello", e dopo aver visto "andare deserta la gara, l’amministrazione riproponga lo stesso obiettivo dello scorso anno, senza tener conto di nulla. Come se niente fosse successo", la dichiarazione di Felleca. "E se l’assessore Bettarini" in aula "ci ricorda che è pendente un ricorso al Tar, ribadiamo che l’operazione Campo di Marte ci lascia perplessi". E’ stato così "già lo scorso anno, quando già mancavano le risorse per la risistemazione complessiva dell’area. Figuriamoci oggi che le risorse a disposizione non bastano neppure per avviare il cantiere complessivo dello stadio", conclude. Per quanto riguarda il resto della programmazione, Iv non ha celato le sue perplessità: "Votiamo questo documento non senza qualche perplessità", ha detto la capogruppo Dardano facendo intendere che i rapporti nella maggioranza sono tuttaltro che distesi, sereni, pacifici.
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