di Rossella Conte
Dopo 40 anni in bottega come pellettiere Simone oggi è costretto a lavorare come giardiniere nonostante i 70 anni di età. Prende poco più di 700 euro, troppo pochi per pensare sia a lui che a sua moglie. Quindi Simone ha deciso di coltivare la sua passione, quella per il verde. Ma c’è anche Antonio, l’idraulico di 78 anni che anziché godersi il meritato riposo continua a fare qualche riparazione per racimolare una manciata di spiccioli in più. Martina, invece, ha lavorato una vita in un bar e oggi, a 79 anni, aiuta alcuni parenti con i bambini. Sono alcuni dei pensionati fiorentini per i quali tra rincari generalizzati e affitti alle stelle è diventato sempre più difficile sbarcare il lunario. Secondo un’indagine dell’Istat nel 2022 i pensionati fiorentini hanno raggiunto quota 219.538. Di questi 1.246 (1075 uomini e 171 donne) prendono fino a 249,99 euro. Sono 3.180 (2.736 donne e 444 donne) quelli che rientrano nella fascia 250euro-499.99 mentre sono 16.895 (14.175 donne e 2.720 uomini) quelli che percepiscono tra 500 e 750 euro.
Donne (la maggior parte) e uomini che per far quadrare i conti devono rimboccarsi le maniche. Secondo una stima effettuata da Cna Pensionati nell’impossibilità di accedere in tempi utili al Servizio sanitario nazionale, quasi il 50% procrastina o rinuncia a cure sanitarie non potendo sostenere i costi della sanità a pagamento, il 30% cerca di arrangiarsi barcamenandosi con altri lavoretti e l’80% cerca di contenere le spese sia alimentari che relative alle utenze.
"Purtroppo tanti artigiani, commercianti o comunque persone a partita Iva dopo aver lavorato una vita arrivano a pensioni che in media si aggirano attorno ai mille euro ma che troppo spesso non arrivano a 700 euro. Fino a qualche anno fa si poteva anche vivere bene con queste somme, oggi non più" allarga le braccia Omero Soffici, presidente Cna Pensionati . Tutti i giorni ha a che fare con donne e uomini dai capelli bianchi per i quali con la pensione i sacrifici non sono finiti. Anzi. "Qualcuno che è più in salute continua a effettuare qualche lavoretto occasionale, altri passano le giornate a caccia delle offerte nei discount. Fare la spesa in modo consapevole aiuta a risparmiare qualcosa".
Poi c’è chi in estate o in inverno passa le ore nei supermercati per cercare un po’ di refrigerio o un po’ di caldo, a seconda della stagione. Purtroppo, sottolinea Soffici, "ci sono tanti artigiani costretti a tagliare sulla salute, per esempio le visite di controllo o le spese per i denti sono le prime voci a cui si dà una sforbiciata". Infatti, per il presidente Cna Pensionati più che "aumenti irrisori a fine mese occorrerebbe una sanità efficace che per funzionare richieda meno generosità del volontariato e più efficienza del sistema sanitario pubblico. La crisi pandemica - conclude - ha fatto capire quanto un sistema sanitario universalistico e di qualità sia importante per la popolazione anziana. La sanità non è un costo ma un investimento e deve essere ugualmente accessibile su tutto il territorio".