Ossigeno per l’ex Gkn Cassa integrazione in deroga ai lavoratori per tutto il 2023

I sindacati: "Gli obiettivi sono la tutela occupazionale e rilancio del sito". La Fiom chiede un tavolo al ministero e il ritiro della liquidazione. Appello all’Inps per velocizzare il pagamento diretto agli operai.

Ossigeno per l’ex Gkn  Cassa integrazione  in deroga ai lavoratori  per tutto il 2023

Ossigeno per l’ex Gkn Cassa integrazione in deroga ai lavoratori per tutto il 2023

di Barbara Berti

Una boccata d’ossigeno. Non risolve la crisi ma pone le basi per tornare al tavolo e riprendere le trattative. Alla ex Gkn di Campi, ora Qf in liquidazione, il Ministero del lavoro ha concesso la cassa integrazione in deroga fino al prossimo 31 dicembre. Ad annunciare l’arrivo dell’ammortizzatore – che adesso l’Inps dovrà concedere in tempi brevi – è la Fiom tramite una nota a firma di Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia, e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia. "Posto che come Fiom abbiamo fin dall’inizio della vertenza Gkn chiesto la disponibilità di un ammortizzatore sociale, ribadiamo che lo stesso deve avere esclusivamente come obiettivo la tutela occupazionale e il rilancio del sito di Campi" dicono i sindacalisti.

"È necessario che l’Inps velocizzi il pagamento diretto della cassa integrazione per dare un’immediata risposta al forte disagio economico e sociale dei lavoratori che da otto mesi non percepiscono gli stipendi da parte della Qf". Ai dipendenti (dai 422 iniziali adesso sono meno di 300) nei prossimi giorni arriveranno anche le buste paga come comunicato dal liquidatore Gianluca Franchi. L’approvazione della cassa in deroga da parte del Ministero apre un nuovo capitolo di questa difficile vertenza. O almeno è quello che spera la Fiom. "Ora non ci sono più scuse per procedere velocemente all’individuazione di uno o più soggetti industriali in grado di portare attività produttive e di dare un futuro ai lavoratori - prosegue la Fiom -. Allo stesso tempo occorre che le istituzioni mettano a disposizione tutti gli strumenti, anche di sostegno e partecipazione economica, affinché il progetto presentato al Comitato di proposta e verifica possa diventare reale e dare ulteriori possibilità di lavoro e di prospettiva industriale nell’ottica della sostenibilità sociale ed ambientale". Il sindacato chiede, inoltre, il ritiro immediato dalla liquidazione e la convocazione di un incontro. "Visto che l’azienda ha avuto ben 24 mesi di ammortizzatori sociali, chiediamo il ritiro immediato della liquidazione volontaria – dice la Fiom – e la convocazione del tavolo di crisi".

Tutto questo perché "i lavoratori ex Gkn hanno il diritto di avere risposte concrete dopo quasi due anni di lotta che ha permesso di far rimanere una luce accesa sulla vertenza". E sulla gestione della crisi, dopo l’attacco di Fratelli d’Italia (che boccia le politiche della Regione e chiede di seguire il modello Veneto), il segretario regionale Dem, Emiliano Fossi, ricorda che "noi siamo dalla parte dei diritti dei lavoratori e dell’imprenditoria che non mette le persone sulla strada". E aggiunge: "La colpa della Regione sarebbe quella di difendere troppo i lavoratori, a partire dalla vertenza ex Gkn per Fratelli d’Italia. Quando abbiamo letto le dichiarazioni di Torselli e Fantozzi sulla gestione delle crisi aziendali nella nostra regione siamo rimasti stupefatti".

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