REDAZIONE FIRENZE

Cure a suon di musica all'ospedale di Ponte a Niccheri

Concerto di Natale e inaugurazione della filodiffusione all’oncologia medica del Santa Maria Annunziata. In un convegno si parlerà del prendersi cura

La direttrice dell'ospedale di Ponte a Niccheri Elettra Pellegrino

Bagno a Ripoli (Firenze), 21 dicembre – All’ospedale Santa Maria Annunziata entra la musica come strumento di umanizzazione e miglior qualità delle cure. Domani sarà inaugurato nell’oncologia medica un nuovo impianto di filodiffusione donato dai Rotary Club Bagno a Ripoli e Granducato. Partecipano anche i volontari del Calcit di Barberino Tavarnelle. In sala d’attesa A della struttura, alle 12 ci sarà il tradizionale concerto di Natale: per un’ora i medici ed il personale infermieristico indosseranno costumi ed ornamenti natalizi per rinnovare ai pazienti, ai loro familiari, ai colleghi tutti gli auguri per le imminenti festività a ritmo di musica. Nella hall del Nuovo Ingresso, verrà acceso anche il grande albero di Natale dedicato a tutto l’ospedale. Sempre domattina a Ponte a Niccheri medici chirurghi, infermieri, ostetriche, Oss e amministrativi partecipano al convegno “L’Abbraccio delle cure integrate. Etica, qualità, sicurezza: un trinomio inscindibile”. Aperto alle 8,30 dai saluti della direttrice dell’ospedale Elettra Pellegrino e della dirigente infermieristica Patrizia Grassi, proseguirà fino al primo pomeriggio con interventi sulla relazione con il paziente oncologico e chirurgico, il rapporto tra tecnologia e umanizzazione, l’accoglienza del dipartimento materno-infantile, l’organizzazione sanitaria e il lavoro del comitato per l’etica clinica. Unico il filo conduttore: l’umanità della cura e del prendersi cura. Si parlerà anche delle integrazioni con il territorio e di cure umane territoriali, di visual hospital e di Acot. Spazio sarà dato anche al mondo del volontariato dentro e fuori l’ospedale: invitati Zia Caterina, Avo e Clowncare M’illumino d’immenso. Chiude l’incontro alle 16,15 il concerto della corale Alessandri.