
Quindici giorni di chiusura per il Caffè di Palazzuolo, la strada finita più volte al centro delle brutte cronache. Solo due giorni fa gli abitanti, proprio su La Nazione, hanno inviato l’ennesima richiesta di aiuto. Richiesta che è stata ascoltata. Da ieri, il Questore della provincia di Firenze ha sospeso per 15 giorni la licenza al locale. Predisposto dalla divisione polizia amministrativa e sociale della Questura di Firenze e notificato dal commissariato San Giovanni, il provvedimento è stato adottato a seguito dei reiterati controlli della polizia di stato.
Da fine maggio di quest’anno, sarebbero almeno quattro i controlli effettuati nel caffè proprio dagli agenti della squadra amministrativa del commissariato San Giovanni, dai quali è emerso che il locale sarebbe abitualmente frequentato anche da persone pregiudicate o già note alle forze di polizia. I controlli sono stati realizzati anche a seguito delle segnalazioni dei residenti della zona che hanno infatti rappresentato una situazione di forte disagio dovuta alla frequentazione dell’attività da parte di persone pericolose, le quali darebbero luogo a schiamazzi, a frequenti liti e aggressioni, nonché minacce e molestie ai danni dei passanti.
Pochi giorni fa il pubblico esercizio sarebbe inoltre stato teatro di un tafferuglio con tanto di lancio di bottiglie come documentato dagli stessi abitanti. In passato, il locale era già stato oggetto di due provvedimenti di sospensione della licenza, entrambi della durata di 10 giorni, emessi nel 2017 e nel 2020, in quanto a seguito di verifiche delle forze di polizia sarebbe stata accertata un analoga situazione a quella emersa con gli ultimi controlli. Sulla base di quanto rilevato, il Questore della provincia di Firenze ha emesso il provvedimento, ritenendo che sussistano le condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
"Bisogna andare avanti in questa direzione – sottolinea Andrea Boccacelli del comitato Palomar Palazzuolo -, via Palazzuolo ha bisogno di un’attenzione particolare e di maggiori controlli. Ringraziamo le forze dell’ordine per questo intervento ma non basta. La situazione è diventata invivibile: ci sono famiglie che non possono invitare ospiti perché hanno paura, donne che si rifiutano di tornare a casa sole. Non è possibile, siamo in centro storico".
Rossella Conte