Duecentoquaranta ore di formazione a cui seguirà un contratto di apprendistato in azienda. Sono aperte le selezioni per le candidature al Corso di formazione di addetto alla preparazione e orlatura della calzatura. Un’opportunità importante che parte il 23 maggio. Lo rende noto il Consorzio Toscana Manifatture, la realtà che riunisce e rappresenta le aziende del calzaturiero della zona. Le aziende, si apprende, seguiranno informa attiva il percorso interagendo nella selezione, nella valutazione delle candidature e nella progettazione della struttura formativa durante lo svolgimento.
Il percorso sarà propedeutico all’inserimento lavorativo. Il corso è promosso da Synergie, finanziato da Forma.Temp, gestito ed organizzato da Toscana Manifatture. Per prenotare il colloquio si può chiamare il numero 0571 386089. In un omento molto delicato e complesso per i mercati e per il lavoro, si tratta di un’iniziativa carioca di significati: la ricerca di nuove professionalità, la spinta del comparto a valorizzare la grande forza delle risorse umane per spingere la ripartenza.
Toscana Manifatture è una realtà di grande rilevanza nel distretto delle pelle e svolge un ruolo strategico. Le sue origini arrivano dal 1981 quando iniziò l’avventura del Consorzio Calzaturieri della provincia di Pisa con lo scopo di promuovere nel mondo l’arte della calzatura Nel tempo è intervenuta una trasformazione adeguando la mission alle nuove esigenze del mercato. Il Consorzio ha iniziato a fare rete con le imprese dell’intera area pelle toscana con l’intento di favorire le migliori condizioni per lo sviluppo del territorio valorizzando l’artigianalità, l’innovazione e la condivisione del sapere. E’ nata così Toscana Manifatture che ha sede al Polo Tecnologico Conciario di Santa Croce, dove svolge un ruolo strategico nella formazione in ambito calzaturiero.
Il settore calzaturiero della zona, che ha in Fucecchio uno dei motori principali per il distretto, in linea con il trend nazionale, vive una fase di attesa. Lo scenario di un ritorno ai livelli pre-crisi, previsto nel 2022, è attualmente compromesso dal conflitto Russia-Ucraina, con forti ricadute sui prezzi dell’energia e delle materie prime e sui flussi commerciali verso Russia e Ucraina che sono due destinazioni importanti per la produzione moda italiana. Le stesse sanzioni potrebbero limitare la spesa dei consumatori russi e le ricadute di questo aspetto, per alcuni segmenti del comparto, potrebbero essere non indifferenti.
C.B.