Open, annullato un altro sequestro. Finanziatori vincono in Cassazione

Dopo Serra, cade anche il provvedimento che colpì gli Aleotti

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FIRENZE

La Cassazione assesta un altro colpo all’inchiesta della procura di Firenze sulla fondazione Open. E’ stato annullato anche il sequestro operato a membri della famiglia Aleotti, finiti nel mirino della finanza - senza essere indagati - per aver finanziato la fondazione ’renziana’ accusata di aver svolto la funzione di articolazione di partito e di aver dunque percepito finanziamenti illeciti.

La Suprema Corte ha adottato una decisione analoga a quella che giorni addietro ha riguardato un altro finanziatore non indagato, David Serra e la sua Algebris.

I giudici hanno annullato il decreto di sequestro e disposto la restituzione agli Aleotti di quanto era stato sequestrato nel corso di una perquisizione scattata circa un anno fa.

Una decisione in un certo senso attesa alla luce della precedente pronuncia che riguardava una situazione ’fotocopia’, ma che di certo non fortifica la posizione della procura nel braccio di ferro tra i pm Luca Turco e Antonino Nastasi e l’agguerrito pool di difensori dei vari big dell’economia italiana coinvolti, a vario titolo, nell’inchiesta sulla cassaforte della Leopolda.

C’è attesa per le motivazioni della Cassazione riguardo a un altro punto cardine della faccenda. Il manager Marco Carrai, indagato assieme all’ex presidente Open Alberto Bianchi, ha anch’egli fatto ricorso alla Suprema Corte dopo che il Riesame aveva ritenuto legittimi i sequestri a suo carico. La Cassazione ha ordinato un nuovo riesame, ma è necessario leggere i motivi per sapere il perché.

ste.bro.

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