REDAZIONE FIRENZE

Omicidio stradale "Guidare col cellulare pericoloso come l’alcol Legge da modificare"

L’associazione Borgogni: "Deve diventare un aggravante". Il sindaco Nardella: "In 8 anni 20 mila feriti e 97 morti sulle strade. Un dato terribile. Urge una riflessione sulle distrazioni al volante"

"Vogliamo che l’uso del cellulare diventi un’aggravante per chi commette un omicidio stradale". Sono chiare le parole di Valentina Borgogni, presidente dell’associazione Gabriele Borgogni Onlus, che cerca ancora di aprire la strada nella lotta all’omicidio stradale. Gabriele Borgogni è stato ucciso a 19 anni il 4 dicembre 2004 da un automobilista di 55 anni che, in stato di ebbrezza, ha ignorato un semaforo rosso, e da quel momento la sorella Valentina non ha smesso un secondo di lottare e cercare di cambiare le cose. L’Associazione, che dalla sua fondazione fornisce assistenza a tutti coloro che sono stati vittime di un sinistro stradale, ha contribuito a redigere la prima bozza della Legge sull’omicidio stradale e anche stavolta si è fatta promotrice di un altro cambiamento. "In questo momento gli aggravanti per l’omicidio stradale presenti nell’articolo 589 bis del codice della strada sono 4 – spiega Valentina Borgoni -, la guida in stato di ebrezza, superare i limiti di velocità, passare con il rosso o un’inversione dove non è consentito. Chiediamo al governo l’aggiunta di un comma che vada a dare l’aggravante per tutti coloro che commettono omicidio stradale usando un qualsiasi smartphone alla guida".

Recentemente la fondazione Borgogni ha organizzato la serata Guida la tua vita - La sicurezza stradale è una questione di testa, a 17 anni dalla tragedia di Gabriele. All’iniziativa ha preso parte, oltre all’amministrazione fiorentina, anche il sottosegretario all’Economia e Finanze, Lucia Albano, che ha sposato la nuova battaglia. "Abbiamo scritto al ministro Salvini – continua Valentina Borgogni – e c’è stato un confronto costruttivo con il sottosegratario Albano in merito alla proposta che porta avanti l’associazione per l’introduzione dell’aggravante del cellulare alla guida".

In questo momento, infatti, l’amente l’allontanamento delle rticolo 173 comma 2 del Codice della Strada dispone che "è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamani dal volante", ma non è inserito tra gli aggravanti per quanto riguarda l’omicidio stradale.

"Negli ultimi otto anni abbiamo avuto 20mila feriti e 97 morti sulle strade per incidenti stradali – aggiunge il sindaco di Firenze, Dario Nardella – un dato terribile, che ci porta a dire basta. Ringrazio l’associazione Borgogni per l’impegno costante e la dedizione: solo unendo le forze possiamo fronteggiare questo scenario drammatico". "Urge una riflessione sul tema della distrazione alla guida – conclude il sottosegretario Albano – nel quale forte impatto ha l’uso dello smartphone; in tal senso è interessante la proposta della presidente Valentina Borgogni, sulla quale si potrà effettuare un serio approfondimento. Meritoria è dunque l’opera dell’associazione, che si attiva non solo nell’assistenza alle famiglie, ma nel promuovere una cultura della responsabilità oltre che della conoscenza del Codice della strada".

Iacopo Nathan