Omicidio del senegalese, nuova manifestazione: sputi a Nardella, tensione con la polizia

Dopo l'uccisione di un connazionale la comunità ha organizzato un momento per ricordarlo. C'era anche il sindaco che, contestato, ha lasciato la cerimonia. Denunciato l'uomo che ha sputato a Nardella

Un momento delle proteste (Marco Mori / New Press Photo)

Un momento delle proteste (Marco Mori / New Press Photo)

Firenze, 6 marzo 2018 - Nuovi momenti di tensione nella manifestazione della comunità senegalese per ricordare il connazionale ucciso a colpi di pistola su ponte Vespucci. Il sindaco Nardella, che voleva partecipare alla cerimonia, è stato insultato e aggredito dagli immigrati e da rappresentanti dei centri sociali. Qualcuno ha anche sputato al sindaco, urlando contro lui e Matteo Renzi.

Momenti di tensione manifestanti-carabinieri a Firenze

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Nardella ha quindi lasciato la manifestazione. Il ponte e il lungarno, intanto, sono stati chiusi. 

A sputare al sindaco è stato un antagonista fiorentino. L'uomo,  subito fermato da agenti della Digos,  è stato denunciato:  dovrà rispondere dei reati di ingiuria e di oltraggio a pubblico ufficiale.

 

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L'iniziativa si è svolta proprio su ponte Vespucci. Circa seicento i rappresentanti della comunità che si sono dati appuntamento sul luogo dell'omicidio. Con loro anche italiani.

Srotolato un lungo striscione contro il razzismo. Una vicenda efferata quella del delitto di ponte Vespucci, avvenuta nella tarda mattinata di lunedì 6 marzo: Idi Diene, 54 anni, regolare in Italia, è stato raggiunto dai colpi di Roberto Pirrone, 65, che sembra volesse suicidarsi per problemi economici ma che poi avrebbe ucciso il primo che passava con la sua pistola Beretta regolarmente detenuta. 

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Non ci sarebbe il razzismo dietro all'omicidio ma le polemiche sono roventi. E scattano, con la commemorazione dell'uomo, le proteste degli immigrati, che nella serata di lunedì avevano vandalizzato diversi punti del centro storico. "Confido nella giustizia, ma è il terzo senegalese ucciso a Firenze": leggi le dichiarazioni della deputata del Senegal Mame Diarra Fam. 

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NARDELLA CONTESTATO LASCIA LA CERIMONIA - «Mi allontano perché non voglio diventare elemento di provocazioni, non possiamo accettare la violenza e gli insulti, la città ha il dovere di difendere i principi della democrazia e della convivenza civile. Capiamo la rabbia per la morte di un amico, subito la città ha espresso il proprio cordoglio per l'accaduto ma non possiamo accettare la violenza». Lo ha detto il sindaco Dario Nardella durante la contestazione.

La situazione nel pomeriggio è via via tornata alla normalità. A Nardella giungono intanto le scuse della comunità senegalese, per bocca di Pape Diaw, uno dei rappresentanti: "E' stato un gesto brutto, mi sono scusato con il sindaco a nome di tutti". 

E dopo il presidio di oggi, secondo quanto si apprende, è in corso di organizzazione una manifestazione nazionale a Firenze per sabato 10 marzo, contro il razzismo e per ricordare Idy Diene. Oltre alla comunità senegalese all'organizzazione starebbero lavorando varie sigle, tra le quali anche Prc che oggi ha partecipato al presidio sul ponte Vespucci.

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