Firenze, 26 settembre 2019 - E’ UN’IDEA bellissima, anzi di più geniale, dice Gianni De Magistris (cinque Olimpiadi da atleta e due da commentatore Rai) e «se c’è bisogno di una firma io la metto subito, ditemi dove, perché i Giochi a Firenze sarebbero fantastici. Quindi, a scanso di equivoci: io spero che si facciano le Olimpiadi a Firenze e Bologna, ma se devo essere realista ci credo il giusto». Perché? «Penso alla grandezza dei Giochi e al livello di efficienza necessario per ospitare e far muovere milioni di persone. E penso che per andare da piazza delle Cure allo stadio ieri ci ho messo quasi mezz’ora, ma è così dovunque in città, tutti i giorni». Problemi logistici insuperabili, quindi. «Questo non lo so, magari no, certo che ci vorrebbe una burocrazia diversa. Faccio un esempio: da trent’anni ci portiamo dietro la storia del nuovo aeroporto e cosa è stato risolto? Faccio fatica a pensare alle Olimpiadi senza uno scalo adeguato, credo che molti non abbiano idea di quali interessi e quante persone spostino i Giochi. Quindi: le Olimpiadi sono un sogno fantastico, ma senza un cambio di passo anche fantasioso». Però è giusto provarci. «Certo, perché no? Stabilita la centralità di Firenze e Bologna dovrebbero essere coinvolti anche altri impianti sportivi in Toscana ed Emilia, in modo da decentrare gli eventi. Ma sempre avendo ben presente la situazione logistica della nostra città e la difficoltà degli spostamenti. Lo dico sotto forma di battuta: bisognerebbe costruire sopraelevate per il trasporto di tutti gli ospiti, come nei film di fantascienza del 2080». Che ricordo ha delle Olimpiadi? «Spettacolare, chi non ci è stato non può immaginarsele. E siccome so di cosa parlo, invito tutti a considerare la portata di un avvenimento gigantesco, globale, che sposta interessi economici senza limiti. Tutti i numeri sono dilatati. Solo il villaggio Olimpico ospita dodicimila atleti, poi ci sono le delegazioni, i turisti, i giornalisti... Il centro stampa di Pechino era più grande di Campo di Marte». Proviamo a essere ottimisti. «Lo sono per natura, so bene che la ricaduta per Firenze potrebbe essere eccezionale. Ripensate solo alla strade che sono state riasfaltate per i mondiali di ciclismo e fate le proporzioni. Poi però ripenso alla nostra burocrazia e ricordo che per i mondiali di calcio, nel 1990, era stato previsto un collegamento diretto da Firenze sud a Campo di Marte. Sono passati 29 anni, l’avete visto voi?».
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