
di Ilaria Ulivelli
Non è troppo presto per stringere alleanze e per cominciare a pensare in concreto alla candidatura, già avanzata dalla Toscana con il capoluogo Firenze, in ticket con Bologna, per le Olimpiadi del 2036. "Se si pensa che i Giochi olimpici del 2000 vennero assegnati a Sydney, in Australia, dieci anni prima, e ci si rende conto del tempo necessario per mettere a punto tutti i dettagli, risulta evidente che questo è il momento giusto", dice il sindaco Dario Nardella.
Dopo che il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha affermato la volontà di proporre la candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2036, anche a Firenze si torna a discuterne. Pensando a un coinvolgimento della capitale, argomento che era già emerso nell’era pre Covid quando l’idea prese corpo, sponsorizzata e fortemente voluta anche dal nostro gruppo editoriale. Ma all’epoca a guidare la giunta capitolina c’era Virginia Raggi che respinse, nel 2016, in mezzo a un tripudio di fischi – che tuttora riaffiorano – l’ipotesi di una candidatura di Roma ai Giochi del 2024, con un secco "no alle Olimpiadi del mattone". Anche in discontinuità con quell’occasione persa dalla capitale, Gualtieri sembra voler giocare d’anticipo.
D’altra parte ora l’asset politico è del tutto favorevole. Se Matteo Lepore (primo cittadino di Bologna) e Dario Nardella sono i sindaci più vicini d’Italia, con gli stessi colori politici, quelli del Pd, agende simili e visioni comuni, anche Roberto Gualtieri è in linea. Quindi avanti.
"I rapporti con Gualtieri sono buoni, la sintonia politica che c’è con lui può essere d’aiuto – dice il sindaco Nardella – In realtà già quando lanciammo le Olimpiadi con Bologna, non avevamo escluso la partecipazione di Roma. Purtroppo la posizione della Raggi che portò Roma a perdere la grande opportunità delle Olimpiadi che ora vanno a Parigi, non aiutò il dialogo. Se ci sono questi presupposti nuovi, grazie anche alla posizione di Gualtieri, penso che potremo assolutamente parlarne".
Nardella spiega che Firenze e Bologna hanno già fatto un pezzo di lavoro. "La nuova concezione delle candidature del comitato olimpico internazionale non vede una sola città coinvolta, cosa che avveniva tradizionalmente – dice – Ora si apre anche ai sistemi regionali che insistono su più città. Tra l’altro Firenze, Roma, Bologna sono sull’asse dell’Alta velocità e tutto questo facilita la connessione".
Ma soprattutto avere più città coinvolte consente di utilizzare il meglio degli impianti sportivi a disposizione senza consumare altro suolo. Dunque nel solco della concezione europea di Olimpiadi sostenibili, il primo cittadino Nardella rilancia. "Possiamo mettere insieme tutte le forze per offrire un complesso di infrastrutture sportive di alto livello senza doverne costruire di nuovi e semmai riqualificando quelli che ci sono – spiega – Mi piacerebbe poter invitare Gualtieri e Lepore a Firenze per poter approfondire gli aspetti organizzativi e istituzionali, anche perché sarà necessario avere il pieno sostegno del Coni".