Occupazione Astor Quaranta persone nell’hotel abbandonato

Diverse le famiglie straniere nella struttura chiusa da due anni. Attenzione alla sicurezza dei residenti. E alla situazione sanitaria

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Per aspera.. ad Astor, ossia l’hotel a tre stelle di via Maragliano chiuso e in disuso da un paio di anni, occupato da pochi giorni da un numero imprecisato di famiglie con bambini, per lo più straniere, pare anche con persone malate al seguito. Dalle trenta alle quaranta persone, secondo una prima stima necessariamente approssimativa sia per eccesso che per difetto.

Decisivo il ’solito’ blitz organizzato dal Movimento Lotta per la casa, che ha guidato queste famiglie in difficoltà alla sistamazione abusiva. La Digos ha effettuato già domenica i primi accertamenti per avere piena contezza della situazione, anche in riferimento alla sicurezza dei residenti della zona. In questo senso il personale della questura ha interrotto il flusso di persone richiamate dalla notizia dell’occupazione, prima che diventasse eccessivo. Prima di qualsiasi intervento di identificazione degli occupanti e delle relative segnalazioni, l’autorità di polizia aspetta che la proprietà formalizzi la denuncia. L’albergo risulta essere intestato a una società. Lo sgombero sarà organizzato dopo aver sentito servizi sociali, assessorato e autorità sanitarie in relazione allo stato dei fatti. La situazione è seguita con particolare attenzione anche per la presenza di minori.

Dagli esponenti del centrodestra Draghi, Cellai e Gandolfo (Fratelli d’Italia) gli unici commenti ufficiali su quello che viene definitivo "un atto arrogante e illegale. Il Movimento Lotta per la casa continua a prendersi gioco delle istituzioni e dei proprietari che, già colpiti dalla crisi Covid, da un’alta tassazione e da bollette sempre più care, subiscono l’occupazione dei loro immobili. Fratelli d’italia chiede il ripristino della legalità e lo sgombero immediato dell’hotel. Necessario assicurare sicurezza ai residenti della zona che temono l’insediamento di irregolari e delinquenti. L’emergenza abitativa – chiude la nota congiunta – è un problema che deve essere risolto a livello istituzionale, non con soprusi a discapito dei proprietari inermi".

g. sp.

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