
Una scena del film 'Il laureato' (foto Ansa)
Firenze, 28 febbraio 2023 - La scena madre del film Il Laureato, in cui l'affascinante seppur matura Mrs Robinson, ovvero Anne Bancroft, seduta sul bordo del letto si sfila le calze di nylon, per sedurre il neolaureato Benjamin Braddock, interpretato da Dustin Hoffman, non sarebbe mai stata girata. Se negli Stati Uniti, in un laboratorio della DuPont, il 28 febbraio del 1935 il chimico Wallace Carothers non avesse realizzato il nylon, un materiale destinato a vari usi, che rivoluzionò anche la moda e il modo di vestire, soprattutto al femminile.
Perché si chiama nylon
Il debutto delle calze di nylon nei negozi è avvenuto nel 1940, cinque anni dopo alla scoperta di questo materiale da parte di Wallace Hume Carothers. Il termine nylon deriva da No-Run (non si smaglia) nome dato dai ricercatori. Ma alla DuPont non erano convinti del nome. Si pensò allora di invertire le vocali (Nuron) e poi di cambiare la parola in Nulon. Tuttavia, in base ad alla legge sulla protezione del marchio, non fu permesso di utilizzare questo nome, pertanto si continuò a cercare finché si approdò al termine Nylon. La ditta DuPont pubblicizzò la sua invenzione a partire dal '38 mettendo in luce un suo possibile utilizzo per le calze da donna.
Le prime calze di nylon sul mercato
Il 24 ottobre 1939 le prime calze di nylon fecero il loro ingresso sul mercato: 4000 paia di calze di nylon prodotte per eseguire il test di prova vennero vendute in poche ore. Dopo questa vendita di prova, il 15 maggio 1940, ebbe inizio la vendita ufficiale in tutto il Paese. Nei primi quattro giorni vennero venduti 4 milioni di paia di calze. Durante la guerra furono merce rara e le donne, per far finta di indossarle, si disegnavano la riga con la penna. Nel 1945 la produzione e la vendita delle calze di nylon prese un nuovo slancio: a New York in sei ore vennero vendute oltre 50mila paia. La calza di nylon diventò così un accessorio irrinunciabile per le donne, esibito in copertina da dive come Rita Hayworth e Jane Russel.
La rivoluzione dei collant
All'inizio, le calze avevano uno spessore compreso tra i 70 e 40 denari, che si ridusse fino ad ottenere, attorno al 1950, calze con una trasparenza pari a 10 denari. Negli anni '50 e '60 il nylon ha conosciuto tassi di crescita eccezionali. Indossare le calze di nylon con la cucitura dietro la gamba diventò un simbolo dei tempi. Quando però vennero introdotte le macchine per maglieria tubolare, le calze persero "la riga". Utilizzando nylon e lycra assieme è stato possibile, intorno al 1960, produrre i primi collant di nylon. Il vantaggio dei collant è rappresentato dalla scomparsa del reggicalze, fino a quel momento indispensabile. La moda della minigonna favorì il cambiamento e fino agli anni '70 le giarrettiere furono sostituite dai collant. E la guepiere consacrata da Sophia Loren mentre fa lo spogliarello per Marcello Mastroianni nel film di Vittorio De Sica, "Ieri, oggi e domani", venne messa nel cassetto. Nasce oggi Michel Eyquem de Montaigne nato il 28 febbraio del 1533 a Bordeaux. Interrotta la carriera di magistrato si dedicò alla scrittura: i ‘Saggi’ sono il suo capolavoro, un’opera a struttura aperta, interpretazione laica e scettica dell’universo che si dilata a colloquio interiore. Ha scritto: “In natura non v'è niente di inutile; nemmeno l'inutilità stessa.”