REDAZIONE FIRENZE

Notte brava in centro: balla nuda in strada e sale sui motorini. Poi la ricoverano

Firenze: in preda ad alcol e coca dà in escandescenze

Firenze, 3 ottobre 2020 - La notte brava di una sudamericana – superalcolici e sniffing di cocaina pare durante una partouze, un gioco erotico con scambio di partner – è finita in ospedale a Santa Maria Nuova, con una massiccia dose di sedativo. La transessuale si è giocoforza addormentata di un sonno artificiale mentre la polizia cercava d’identificarla. Non è in pericolo di vita, in compenso ne ha fatte più di Carlo in Francia. Di tutti i colori.

Notte fondissima in via de Serragli. La porta di un appartamento e a seguire il portone di un palazzo si aprono e subito si richiudono con grande discrezione. Sono passate le 3, ma qualcuno dalle finestre o in strada potrebbe sempre vedere. O anche solo ’vedere’: intuire cioè qualcosa di abbastanza imbarazzante.

La donna esce dal portone sconosciuto, di corsa, sbanda, è in stato di piena alterazione psicomotoria. E’ nuda, completamente, annessi e connessi e – così raccontano alcuni residenti che telefonano al 113 – "dà spettacolo, dà in escandescenze". Tutto ‘normale’: la coca infatti riduce il senso della fatica e del bisogno di sonno, aumenta le capacità motorie, euforizza. Se poi la bianca signora è tirata su insieme all’alcol, questa combinazione può stimolare l’aggressività.

E allora lei, dicono, salta in sella ad alcuni motorini, li cavalca, li scaraventa a terra. Improvvisa un ballo in mezzo alla strada e rischia di far "derapare" il conducente di uno scooter, domina la scena in mezzo alle auto in sosta o di passaggio. Arriva la polizia, gli agenti coprono la donna con una coperta termica di primo intervento, quella però non si dà per vinta, sale sul cofano e sul tetto della volante e la danneggia. Ecco anche il 118, davvero non c’è verso di calmare quella furia che prima di essere sedata non fa in tempo a dire ai poliziotti dov’era stata, in quale palazzo e con chi, fino a poco prima. Non fa in tempo, o riesce a mantenere quel poco di lucidità residua per non creare ulteriori situazioni imbarazzanti.

Il calmante attenua e spegne la furia. Rischia una denuncia per danneggiamento.

giovanni spano