Gli ‘angeli dei trapianti’ in festa. Diecimila volte in giro per il mondo

Il traguardo con una missione Brasile-Firenze, dove ha sede il Nopc

Salvatore Polì con il prezioso carico di cellule progenitrici, fondamentali per il trapianto per i malati di leucemia

Salvatore Polì con il prezioso carico di cellule progenitrici, fondamentali per il trapianto per i malati di leucemia

Firenze, 20 ottobre 2018 - Alle volte il fato ci mette lo zampino. La missione numero diecimila degli Angeli dei trapianti è approdata proprio nella città dove i volontari hanno la loro casa, Firenze. E così il Nopc (Nucleo operativo di protezione civile) può aprire la bottiglia di spumante che teneva in serbo da qualche settimana, da quando era cominciato il conto alla rovescia.

Il Nopc, guidato da Massimo Pieraccini, ha sede in zona Statuto e da quella cabina della regia si occupa da 25 anni esatti di logistica dei trapianti: oggi quasi esclusivamente midollo osseo per i malati di leucemia che i volontari vanno a prendere dove si trova l’anonimo donatore compatibile e che portano dove il paziente è in attesa di trapianto. Può capitare che partenza e arrivo siano relativamente vicini, come è successo qualche giorno fa, quando noi de La Nazione siamo andati in viaggio con il Nopc da Cuneo a Milano (clicca qui per il video). Altre volte le località sono molto, molto distanti e il viaggio numero diecimila ha obbedito a questa seconda ipotesi: «l’angelo» numero diecimila è andato a prendere le cellule in Brasile e le ha portate a Firenze dopo 25 ore di missione, sempre da sveglio per monitorare costantemente la temperatura del prezioso carico.

Il viaggio è stato portato a termine da Salvatore Polì, di Bolzano. Un volontario che, per ragioni familiari, sa bene quanto sia importante il suo compito.

"Salvatore non sapeva che la sua missione fosse la numero 10mila. La cifra – spiega Massimo Pieraccini, che il Nopc lo ha fondato a Firenze nel 1993 – si è svelata al ritorno, quando nella sala operativa di Firenze, diretta da Patrizia Pieraccini, è stata registrata la cartella di fine viaggio. Nonostante fosse un traguardo atteso, lo stupore e l’emozione sono state palpabili. E’ una bella casualità che questo numero tondo ritorni proprio nella nostra città, dove 25 anni fa tutto è cominciato, sono molto emozionato e orgoglioso. Da oggi è come se esistesse nel mondo un piccolo paese di 10.000 abitanti composto solo da persone che hanno ricevuto in dono una nuova vita. Un paese – conclude Pieraccini – sempre in crescita, dove la vita germoglia grazie alla generosità di anonimi donatori e alla disponibilità di tanti volontari, sempre pronti a rispondere a ogni richiesta e a partire per ogni parte del mondo".

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