Elettra Gullè
Cronaca

“Non temo le tante ore al lavoro. Fare il medico è il mio sogno”. Aspiranti dottori alle prese col primo test

Oggi prima prova alla Fortezza da Basso. Ci sono 528 posti per Medicina e chirurgia e 35 per Odontoiatria e protesi dentaria

Firenze, 28 maggio 2024 - Amano poco i social, si informano online e guardano con ottimismo al futuro, anche se “la preoccupazione per un presente di guerre e di minacce nucleari” c’è. Ecco i giovanissimi alle prese con il primo test per Medicina. Prevalgono le ragazze. “Siamo noi le più brave nello studio”, scherza un gruppetto di amiche mentre attende, di fronte alla Fortezza da Basso, di entrare per affrontare la prova, il cui inizio è previsto oggi alle 13.

A Firenze si sono dati appuntamento quasi 1400 candidati, provenienti dal capoluogo toscano, Prato e Pistoia.

I posti complessivi disponibili (provvisori) sono 528 per Medicina e chirurgia e 35 per Odontoiatria e protesi dentaria.

Dopo le polemiche e la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato gli esami Tolc dello scorso anno, decisione poi in parte rovesciata dal Consiglio di Stato, quest’anno si cambia ancora. Accedono alla prova i ragazzi di quinta superiore, e non anche di quarta come un anno fa, si torna al test su carta (niente pc) a risposta multipla.

Novità di non poco conto che dal 5 maggio scorso sono online i 3.500 quesiti, con relative soluzioni, tra i quali ne vengono estratti i 60 di oggi, ai quali rispondere in cento minuti. 4 domande sono di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 di ragionamento logico e problemi, 23 di biologia, 15 di chimica e 13 di fisica e matematica.

Giulia Maniscalco, 19 anni, è una dei molti studenti diplomatosi un anno fa, che contava però di fare la prima prova per Medicina lo scorso febbraio. “Vorrei diventare odontoiatra - dice -. L’anno scorso ho seguito un corso di preparazione ai test di Medicina e quest’anno ho basato molto il mio studio su quel materiale. Vivo in provincia di Pistoia e, domani, proverò anche il test di Veterinaria, a Pisa. Credo che il numero chiuso sia necessario, ma le modalità di ammissione andrebbero cambiate”.

La banca dati delle domande convince infatti poco gli aspiranti camici bianchi: “Sarebbe stato utile avere le domande per tempo, non solo venti giorni prima - osserva Anna Travelli, quinta liceo classico -. Tra le domande, me ne ricordo una in cui si chiede quale animale è il barracuda… Mah, sono perplessa. Ad ogni modo incrocio le dita. Ho una sorella infermiera che mi ha appassionato al mondo della sanità”. “Per me il nuovo test non è pensato per nulla bene - non ha dubbi Marco Prosperi, anche lui all’ultimo anno del liceo classico -. Si premia chi ha più memoria e questo non ha senso. Io sogno di fare il medico da piccolo. Una passione trasmessa dai miei genitori. Mi sconsigliano di intraprendere questo percorso ma io sono motivato, anche se mi preoccupano i sovraccarichi di lavoro dovuti ai continui tagli. Spero di poter restare in Italia. Se poi le cose dovessero andare sempre peggio, valuterò l’estero”.

Ma cosa fanno nel tempo libero gli aspiranti camici bianchi? Soprattutto sport, anche a livello agonistico. Sorprende che quasi tutti i ragazzi ci abbiano detto che non amano i social. “Sono una perdita di tempo, un’inutile carrellata di vanità”, afferma Lorenzo. C’è invece chi usa Instagram “anche come interfaccia immediata per sapere le notizie”, da approfondire poi online. Libri? “Purtroppo ci manca il tempo”, rispondono i ragazzi. “Un momento importante per i nostri studenti - sorride la professoressa Betti Giusti, presidente della commissione di esame -. Questo è il primo appuntamento col test. Il secondo sarà il 30 luglio, giorno in cui potranno nuovamente rimettersi alla prova anche i candidati di oggi. Ogni studente poi entrerà nella graduatoria nazionale con il suo miglior ponteggio. Impossibile dire adesso quante risposte esatte servono per farcela”.