"Non siamo sfruttatori". I gestori si difendono

Cinquanta imprenditori formano il gruppo ‘La buona movida’ e rilanciano. "Rispettiamo i contratti e non siamo i responsabili del caos notturno"

Foto di gruppo per alcuni dei gestori del gruppo ‘La buona movida’

Foto di gruppo per alcuni dei gestori del gruppo ‘La buona movida’

Firenze, 25 maggio 2022 - La buona movida. E’ stato chiamato così, in risposta alle polemiche al veleno, il gruppo WhatsApp che unisce 50 gestori di locali, sia del centro che della periferia, che hanno deciso di unirsi e fare fronte comune per rispondere al difficile problema di ricerca personale, per gestire in maniera più efficace i rapporti con i residenti e per chiedere al Comune un interlocutore oltre che regole certe. Sono stanchi di essere additati come i responsabili della baraonda infernale o peggio, come coloro che stanno allontanando i giovani dal mondo del lavoro.

"Ogni mese siamo strangolati da tasse e costi di ogni tipo e, come se non bastasse, dobbiamo anche sentirci additare come degli ‘sfruttatori’ o come coloro che favoriscono il lavoro nero. Non è così". E’ chiaro Antonio Rufignani, titolare del Virgin Rock di via dell’Agnolo. E non usa mezzi termini: "Se un nostro dipendente prende 1.500 euro, noi ne tiriamo fuori 3mila euro, soldi che saremmo molto più felici di poter dare al nostro personale. Serve una riforma del lavoro" spiega Rufignani. Che sottolinea: "Noi ci atteniamo ai contratti nazionali del lavoro, non offriamo né di più e né di meno, quindi le polemiche sono infondate".

Le ultime stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze, elaborate su dati Excelsior, parlano di 32.810 assunzioni previste dalle imprese della città metropolitana per il trimestre maggio-luglio, in sensibile crescita non solo rispetto al 2021 e 2020, anni segnati pesantemente dall’emergenza covid, ma anche nei confronti del 2019 quando nello stesso arco di tempo gli ingressi nel mondo del lavoro furono 25.940 (+21%), cresce anche la difficoltà di reperimento, oggi al 41%, quattro punti percentuali in più rispetto a maggio 2019.

Tra le figure più richieste sul mercato fiorentino proprio cuochi camerieri (16,9% del totale) e personale addetto ai servizi turistici (15,2%). Fabio Crescioli, il titolare del Lion’s di San Pierino, sintetizza: "Abbiamo creato questo gruppo, che non ha nessuna bandiera, proprio per confrontarci e far emergere una voce unica che possa arrivare a chi di dovere. Ma chiediamo alle istituzioni di fare la propria parte, non siamo noi i responsabili di tutto".

Nel neo gruppo Buona Movida ci sono anche Cosimo Donnini e Marco Chiti, titolari di O’Hara’s Pub di Borgo Pinti. Hanno 21 anni e sanno benissimo quanto pesi il costo del lavoro su ogni stipendio. Hanno aperto il loro locale poco più di un anno fa e mai avrebbero immaginato "tutto questo odio sociale nei confronti della categoria". "Noi - concludono - abbiamo ingaggiato uno steward che faccia da deterrente all’esterno, ripuliamo e stiamo attenti a non superare la soglia del rumore. Ma non basta, le persone non capiscono che non siamo noi i responsabili dell’ordine pubblico".

 

 

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